MONDO
La polemica
Trump: "Fossati e coccodrilli per fermare migranti al confine con il Messico? La stampa è impazzita"
Il presidente bolla come fake news la ricostruzione del New York Times. E sull'Ucrainagate contrattacca: "Non impeachment ma colpo di stato"
Now the press is trying to sell the fact that I wanted a Moat stuffed with alligators and snakes, with an electrified fence and sharp spikes on top, at our Southern Border. I may be tough on Border Security, but not that tough. The press has gone Crazy. Fake News!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 2, 2019
Era stato il New York Times a rivelare questa circostanza, ora smentita categoricamente dal presidente. Secondo quanto raccontano le fonti citate dal quotidianoTrump aveva suggerito di far sparare alle gambe dei migranti dal Messico, se tiravano pietre, durante un incontro nel marzo scorso con i consulenti della Casa Bianca nello studio ovale. Una ricostruzione che sarebbe suffragata da interviste con diversi funzionari dell'amministrazione della Casa Bianca coinvolti nell'incontro. Trump, ricorda il quotidiano, aveva gia' suggerito di sparare ai migranti che lanciano pietre durante un discorso a novembre. Il presidente fece marcia indietro quando gli fu spiegato che era illegale ma successivamente, in un incontro, suggerì che sparassero loro alle gambe. Il quotidiano aggiunge poi che Trump voleva fortificare il muro di confine con il Messico con una fossa piena d'acqua, con dentro serpenti o alligatori e che voleva anche un muro elettrificato. Anche in questo caso, i suoi consulenti gli fecero notare che le reti elettrificate sono vietate dalla legge.
Ucrainagate. "Impeachment? No, colpo di stato"
Sul fronte caldo dello scandalo ucriano, Trump contrattacca furiosamente. "Mentre apprendo sempre di più ogni giorno, sto arrivando alla conclusione che ciò che sta avvenendo non è un impeachment, è un colpo di Stato, volto a prendere il potere delle persone, i loro voti, le loro libertà,il loro secondo emendamento, la religione, l'esercito, il muro al confine, e i loro diritti di cittadini degli Stati Uniti": ha twittato Trump dopo gli ultimi sviluppi dell'Ucrainagate.
As I learn more and more each day, I am coming to the conclusion that what is taking place is not an impeachment, it is a COUP, intended to take away the Power of the....
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 1, 2019
Intanto l’'ex inviato speciale Usa in Ucraina Kurt Volker ha confermato che testimonierà al Congresso giovedì a porte chiuse nell'indagine di impeachment contro Trump. Lo riporta l'Ap, citando una fonte della Camera. Volke rsi è dimesso il giorno dopo che il suo nome è comparso nella denuncia della talpa sulla telefonata di Trump al president eucraino Zelensky. Volker ha messo in contatto un consigliere di Zelensky con Rudy Giuliani, l'avvocato personale del presidente, che voleva sollecitare indagini contro i Biden.
Talpa contattò Dem Schiff prima delle denuncia
La talpa dell'Ucraina-gate contattò il presidente della commissione Intelligence della Camera, il democratico Adam Schiff, prima di presentare la denuncia sulle pressioni di Donald Trump su Kiev affinché indagasse su Joe Biden. La notizia è stata confermata al New York Times dall'ufficio di Schiff, il deputato che guida una delle commissioni che indagano sul possibile impeachment di Trump. "Come altri whistleblower prima di lui, sia con commissioni a guida democratica e sia a guida repubblicana, la talpa ha contattato la commissione per indicazioni su come riportate possibili abusi nell'ambito della giurisdizione della comunità dell'intelligence", ha spiegato al Nyt un portavoce di Schiff, Patrick Boland.
Donald Trump accusa Adam Schiff, di aver "aiutato" la talpa dell'Ucraina-gate "a scrivere" la denuncia al centro dell'inchiesta sull'impeachment. "Penso sia uno scandalo che sapessero in anticipo - ha tuonato Trump dallo Studio Ovale - e faccio un passo oltre. Penso che probabilmente lui (Schiff) abbia aiutato a scriverla", ha accusato il presidente.