MONDO
Sotto accusa
Turchia, chiesto l'arresto per due giornalisti di un quotidiano di opposizione
I due sono accusati di spionaggio per un'inchiesta che rivelò un presunto passaggio di camion carichi di armi dalla Turchia alla Siria. Il presidente Erdogan l'ha definita un atto di tradimento
Ankara (Turchia)
Mano pesante in Turchia nei confronti di due giornalisti di un quotidiano di opposizione laica. La procura di Istanbul ha richiesto l'arresto per Can Dundar, direttore di “Cumhuriyet”, e Erdem Gul, a capo della redazione di Ankara, per un'inchiesta in cui il giornale rivelò un presunto passaggio di camion carichi di armi dalla Turchia alla Siria.
L’ira del presidente
L'inchiesta, pubblicata alla vigilia delle elezioni del 7 giugno scorso, aveva portato a un duro scontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan, che all'epoca avvertì Dundar che avrebbe pagato “un caro prezzo”. La vicenda ebbe una grossa eco internazionale.
“Non siamo spie ma giornalisti”
“Siamo accusati di spionaggio. Il presidente l'ha definito tradimento. Noi non siamo traditori, spie o eroi: siamo giornalisti”, ha dichiarato Dundar, dicendosi convinto che “questo procedimento contribuirà a fare luce su come questi episodi” del trasporto di armi in Siria “sono avvenuti, piuttosto che su come noi li abbiamo raccontati”.
Erdogan parla di tradimento
Ieri Erdogan aveva definito ancora una volta l'inchiesta come un atto di “tradimento”, sostenendo che i tir trasportavano aiuti per la minoranza turcomanna nel nord della Siria, legata ad Ankara. “Che differenza avrebbe fatto se i camion contenevano armi oppure no?”, ha aggiunto il presidente turco.
L’ira del presidente
L'inchiesta, pubblicata alla vigilia delle elezioni del 7 giugno scorso, aveva portato a un duro scontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan, che all'epoca avvertì Dundar che avrebbe pagato “un caro prezzo”. La vicenda ebbe una grossa eco internazionale.
“Non siamo spie ma giornalisti”
“Siamo accusati di spionaggio. Il presidente l'ha definito tradimento. Noi non siamo traditori, spie o eroi: siamo giornalisti”, ha dichiarato Dundar, dicendosi convinto che “questo procedimento contribuirà a fare luce su come questi episodi” del trasporto di armi in Siria “sono avvenuti, piuttosto che su come noi li abbiamo raccontati”.
Erdogan parla di tradimento
Ieri Erdogan aveva definito ancora una volta l'inchiesta come un atto di “tradimento”, sostenendo che i tir trasportavano aiuti per la minoranza turcomanna nel nord della Siria, legata ad Ankara. “Che differenza avrebbe fatto se i camion contenevano armi oppure no?”, ha aggiunto il presidente turco.