MONDO
Via libera dall'Europa al supporto ai peshmerga
Armi ai curdi contro l'Isis in Iraq. Ennesimo massacro di yazidi
L'Europa ha dato l'ok, durante il vertice di emergenza sulle crisi in corso nel mondo, agli Stati membri che vogliono armare le forze curde in funzione anti jihadista. Il governo curdo alla Cnn: rapite 100 donne yazide
a seconda in pochi giorni. I jihadisti dello Stato islamico dell'Isis hanno ucciso almeno 80 uomini e rapito 100 donne durante un attacco alla minoranza yazida nel nord dell'Iraq. Lo riferiscono il governo curdo e un leader religioso yazida alla Cnn. L'attacco e' avvenuto nel villaggio di Kojo, presso Sinjar: le donne sono state portate a Mosul e altrove.
Armi ai curdi, via libera dall'Ue
Intanto il Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea ha dato il suo assenso alla decisione, di alcuni Stati membri, di inviare armi ai curdi iracheni. E' l'esito della riunione di urgenza che ha segnato il Ferragosto di Bruxelles, con i capi delle diplomazione dei 28 Paesi convocati per fare il punto sulle crisi in Iraq, Libia, Ucraina e Gaza.
Armi da Gran Bretagna, Francia e Repubblica Ceca
Londra è pronta, lo avevano già anticipato i media britannici. David Cameron e il suo vice Nick Clegg avevano concordato di fornire armi direttamente alle forze curde. Lo stesso fa la Francia, che nelle prossime ore invierà "armi sofisticate" ai combattenti curdi. A fine agosto, invece, la data di inizio della Repubblica Ceca, si legge in una nota: "Il ministero degli Esteri ritiene che la fine di agosto sia una data realistica per fornire armi e munizioni" ai curdi che combattono contro gli jihadisti.
Le condizioni
L'esito della riunione urgente specifica anche che gli aiuti militari dovranno essere decisi sulla base delle legislazioni nazionali e di concerto con Bagdad. L'Ue valuterà inoltre come prevenire che lo Stato islamico tragga beneficio dalla vendita di petrolio e condanna i suoi sostenitori finanziari, che contravvengono alle risoluzioni dell'ONU.
È strage della minoranza yazida in Iraq, l
Armi ai curdi, via libera dall'Ue
Intanto il Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea ha dato il suo assenso alla decisione, di alcuni Stati membri, di inviare armi ai curdi iracheni. E' l'esito della riunione di urgenza che ha segnato il Ferragosto di Bruxelles, con i capi delle diplomazione dei 28 Paesi convocati per fare il punto sulle crisi in Iraq, Libia, Ucraina e Gaza.
Armi da Gran Bretagna, Francia e Repubblica Ceca
Londra è pronta, lo avevano già anticipato i media britannici. David Cameron e il suo vice Nick Clegg avevano concordato di fornire armi direttamente alle forze curde. Lo stesso fa la Francia, che nelle prossime ore invierà "armi sofisticate" ai combattenti curdi. A fine agosto, invece, la data di inizio della Repubblica Ceca, si legge in una nota: "Il ministero degli Esteri ritiene che la fine di agosto sia una data realistica per fornire armi e munizioni" ai curdi che combattono contro gli jihadisti.
Le condizioni
L'esito della riunione urgente specifica anche che gli aiuti militari dovranno essere decisi sulla base delle legislazioni nazionali e di concerto con Bagdad. L'Ue valuterà inoltre come prevenire che lo Stato islamico tragga beneficio dalla vendita di petrolio e condanna i suoi sostenitori finanziari, che contravvengono alle risoluzioni dell'ONU.