L'accordo di Minsk è fragile, deve essere rafforzato e ulteriori sanzioni non servono: lo ha ribadito il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Riga. "Il ruolo di chi fa controlli e monitoraggio è fondamentale", ha osservato il titolare della Farnesina, "la pressione delle sanzioni è utile, ma non servono, al momento, né nuove sanzioni, né rinnovi automatici. Vedremo, naturalmente, perché questa e' una valutazione che dipende dal fatto che oggi ci sono segnali incoraggianti. Se i segnali diventassero diversi, naturalmente le sanzioni possono cambiare". "Ad oggi - ha insistito Gentiloni - qualsiasi iniziativa di automatismi o di nuove sanzioni rischierebbe di danneggiare anziché aiutare l'evoluzione della situazione".