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MONDO

La crisi

Ucraina, situazione sempre critica: chiuso aeroporto a Donetsk. Oltre 30 morti negli scontri di ieri

​Tutti i voli da e per l'aeroporto di Donetsk, capoluogo dell'omonima regione orientale ucraina travolta dalla protesta separatista filorussa, sono stati temporaneamente sospesi. Oltre 30 morti tra i ribelli negli scontri di ieri nell'est. Napolitano: "Crisi molto pericolosa e acuta". Hollande: "Caos e rischio guerra civile se in Ucraina non si svolgeranno le elezioni presidenziali".  Renzi: "Sanzioni alla Russia non sono oggetto del G7 energia di oggi"

(Foto di Mstylav Chernov/Unframe)
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Ucraina Tutti i voli da e per l'aeroporto di Donetsk, capoluogo dell'omonima regione orientale ucraina travolta dalla protesta separatista filorussa, sono stati sospesi temporaneamente. Lo hanno deciso le autorità ucraine dell'aviazione civile, secondo quanto riferito da un portavoce dello scalo.
 
Oltre 30 morti negli scontri di ieri

Sono oltre 30 i filorussi uccisi e decine i feriti: queste le stime degli scontri di ieri tra separatisti ed esercito ucraino nell’est del Paese. A fornirle, il ministro dell’interno di Kiev Arsen Avakov, secondo cui tra le vittime filorusse ci sono residenti della Crimea, russi e ceceni. Un bilancio confermato dai filorussi di Donetsk: "Le ultime informazioni che abbiamo riportano che circa 30 persone, tra le quali anche civili, sono rimaste uccise, e che il numero dei feriti è due volte, forse anche tre volte, superiore", ha detto oggi il leader delle "forze di autodifesa". Il ministro dell’Interno Avakov ha inoltre fatto sapere che nei combattimenti di ieri sono morti anche 4 soldati delle forze governative, mentre 20 sono rimasti feriti.
 
I media: 48 dispersi negli scontri del 2 maggio a Odessa
Ci sarebbero 48 dispersi, secondo alcune tv ucraine riprese da media russi, legati agli scontri del 2  maggio a Odessa tra filorussi e filo Kiev, culminati nel tragico rogo della Casa dei sindacati, dove sono morti una quarantina di separatisti. Stando alla direttrice del dipartimento protezione sociale di Odessa, una parte dei dispersi potrebbe essere tra la ventina di cadaveri non ancora identificati, un'altra tra le persone arrestate dalla polizia dopo gli scontri e un'altra ancora tra persone che si sono nascoste in seguito ai disordini. Il bilancio ufficiale degli scontri del 2 maggio è di 46 morti ed oltre 200 feriti. Intanto le autorità ucraine hanno annunciato di aver licenziato il governatore ad interim di Odessa. Stesso provvedimento è stato preso sabato scorso nei confronti del capo della polizia della città.
 
Arrivato a Treviso il volo con 8 pazienti ucraini che verranno curati  in Veneto
E' atterrato questa mattina all'aeroporto Canova di Treviso il volo con 8 pazienti ucraini, la maggior parte dei quali feriti negli scontri in corso nel loro Paese, che saranno curati negli ospedali veneti, dopo che il presidente della Regione, Luca Zaia, ha accolto la richiesta del console generale di Ucraina a Milano nel corso dell'incontro bilaterale del 21 marzo scorso. Gli otto pazienti presentano tutti patologie che non sarebbe stato possibile curare al meglio in patria.

Napolitano: crisi molto pericolosa e acuta
"E' necessario dare molta attenzione alle politiche di allargamento dell'Unione europea e alla politica estera dell'Ue che si trova di fronte a crisi molto pericolose e acute come quella ucraina e dei rapporti con la Russia". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine dell'incontro con il presidente sloveno Borut Pahor, in visita di Stato in Italia.
 
Hollande: senza elezioni in Ucraina caos e guerra civile
Il presidente francese, Francois Hollande, ha evocato il "caos e il rischio di guerra civile" se in Ucraina non si svolgeranno le elezioni presidenziali. Hollande ha sottolineato la necessità di fare "pressioni sul presidente Putin" affinché la scadenza elettorale sia rispettata. Si tratta, ha spiegato il capo dello stato francese, di "far sì che il presidente che uscirà vincitore da quello scrutinio possa essere legittimo agli occhi di tutti", qualcosa che "Vladimir Putin e i russi" non vogliono. Il presidente russo, ha insistito Hollande "deve essere sotto pressione da parte dell'Europa intera".
 
Renzi: “Sanzioni alla Russia non sono oggetto del G7 energia di oggi”
“Questo G7 parte dalla situazione in Ucraina, ma è un tentativo di approfondire che va oltre le situazioni contingenti". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lasciando l'hotel dove si stanno tenendo i lavori del G7 dell'energia. A chi gli chiedeva delle sanzioni alla Russia per la vicenda ucraina, Renzi ha risposto: "Non è oggetto di discussione oggi: è una questione che riguarda i ministri degli Esteri e la comunità internazionale e sapete qual è la posizione dell'Italia".

La Svizzera blocca 170 milioni di franchi all'ex presidente ucraino Ianukovich e al suo clan
La Procura svizzera ha bloccato averi dell'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich e del suo clan per circa 170 milioni di franchi (quasi 140 milioni di euro). In gran parte si tratta della somma già bloccata dal governo elvetico alcune settimana fa, ha precisato il ministero pubblico della Confederazione citato dall'agenzia di stampa svizzera Ats, ma finora non era noto l'ammontare totale dei conti congelati. A febbraio il governo aveva annunciato di aver bloccato i conti di Ianukovich, di suo figlio e di altri 18 dirigenti ucraini, tra cui 11 ex ministri. A marzo, la stessa misura era stata estesa ad altre 9 persone. Il Mpc aveva avviato a marzo tre inchieste per sospetto riciclaggio di denaro contro tre familiari di Ianukovich. Le inchieste sono ora salite a "circa cinque", ha comunicato l'Mpc all'agenzia Ats.
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