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MONDO

Possibili nuove sanzioni contro la Russia

Ucraina. Poroshenko a Ue: dare risposta appropriata a Mosca. Barroso: rischiamo punto di non ritorno

Incontro tra il presidente ucraino, che denuncia l'invasione del paese da parte di migliaia di militari stranieri, e il presidente della commissione europea Barroso. Fonti britanniche parlano della presenza di almeno 4mila soldati russi nell'est dell'Ucraina

Poroshenko e Barroso
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A poche ore dal vertice a Bruxelles in cui verrà discussa la grave situazione in Ucraina arriva l'appello del presidente ucraino, Petro Poroshenko all'Europa affinché "dia una risposta appropriata per l'atto di aggressione di Mosca in Ucraina. Il leader ucraino ha incontrato il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso. "Siamo di fronte a una situazione gravissima e una crisi drammatica: potremmo arrivare a un punto di non ritorno se non si ferma l'escalation - ha dichiarato Barroso al termine dell'incontro - tuttavia crediamo che ci sia sempre tempo per trovare una soluzione". A Bruxelles il presidente ucraino ha denunciato che "Migliaia di militari stranieri e centinaia di carri armati hanno invaso il territorio ucraino". Ha poi aggiunto "Sentiamo l'Unione Europea molto vicina al nostro popolo: l'Europa ha capito la minaccia globale alla nostra sovranità e chi è il responsabile".

Al summit potrebbero essere decise nuove sanzioni contro Mosca come ha dichiarato il presidente francese Francois Hollande in chiusura del vertice dei socialisti europei a Parigi "le sanzioni saranno senza dubbio aumentate".

Delle truppe russe hanno parlato anche fonti britanniche, citate dalla Cnn. Secondo Londra i soldati di Mosca presenti nell'est dell'Ucraina sono tra i 4.000 e i 5.000, inquadrati in varie formazioni e combattono nelle zone di Luhansk e Donetsk. La stessa fonte britannica ha aggiunto che Mosca ha 20.000 soldati già schierati lungo la frontiera e "altri potrebbero arrivare presto".

Anche il Consiglio di difesa e sicurezza di Kiev ha denunciato su twitter: "Sta proseguendo l'aggressione militare diretta di Mosca aggiungendo che la Russia continua a inviare equipaggiamento militare e "mercenari" nelle zone controllate dai separatisti. Di fronte alle incursioni militari di Mosca nell'est del Paese, l'Ucraina ha reagito rilanciando l'ipotesi di adesione alla Nato.

Stati Nato creano forza multilaterale
La Gran Bretagna e altri sei stati creeranno una forza multilaterale con almeno 10.000 uomini per rafforzare la risposta della Nato all'aggressione della Russia in Ucraina. Lo riporta il "Financial Times", sottolineando che l'annuncio ufficiale è atteso la prossima settimana dal primo ministro inglese, David Cameron, in occasione del vertice della Nato. La  forza multilaterale, riporta il quotidiano, includerà unità navali e truppe di terra e sarà guidata dagli inglesi. I paesi che al momento coinvolti sarebbero Danimarca, Lettonia, Estonia, Lituania, Norvegia e Olanda.

Putin minaccia "siamo una potenza nucleare"
Il presidente russo Vladimir Putin reagisce a muso duro ai moniti dell'Occidente: paragona i comportamenti delle truppe di Kiev nell'est dell'Ucraina a quelli dei nazisti e avverte l'Alleanza Atlantica che non è il caso di "scherzare" con "una potenza nucleare" come la Russia. Mosca intende rafforzare il suo potenziale nucleare "non per minacciare qualcuno, ma per sentirsi sicura e avere la possibilità di attuare i piani di sviluppo economico e sociale" ha il presidente Putin ammonendo che la Russia è una delle maggiori potenze nucleari e che "non si tratta di parole, ma della realtà".

Timori per le forniture di gas
La crisi in Ucraina si riflette anche in campo energetico. Il ministro dell'Energia russo, Aleksandr Novak, ha ribadito al commissario Ue per l'Energia Gunther Oettinger che esistono "forti rischi" per le forniture di gas all'Europa in inverno perché Kiev - a cui Mosca ha chiuso i rubinetti a giugno per una disputa sul prezzo del metano e sul debito miliardario non pagato alla Russia - potrebbe sottrarre illegalmente parte del gas diretto in Europa attraverso i metanodotti ucraini in vista della stagione fredda. Dall'Europa arriva anche la replica il ministro degli esteri danese: "È tempo - dichiara Martin Lidegaard - di tagliare la nostra dipendenza dal gas russo".

Abbattuto caccia di Kiev
Un aereo da combattimento ucraino Su-25 è stato abbattuto ieri nell'est dell'Ucraina dopo essere stato colpito da un sistema antiaereorusso. Lo ha annunciato oggi lo stato maggiore ucraino aggiunge che il pilota è riuscito a lanciarsi con il paracadute. 

Lunedì riunione del "gruppo di contatto"
Intanto arriva la notizia che il "gruppo di contatto" sulla crisi ucraina si riunirà lunedì prossimo a Minsk. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri bielorusso precisando che all'incontro parteciperanno rappresentanti di Russia, Ucraina e Osce. 
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