MONDO
Nell'attacco missilistico contro la città sono morti 30 civili
Ucraina, lutto nazionale per strage Mariupol. Poroshenko:"Kiev vuole sempre soluzione pacifica"
Per il presidente ucraino non ci sono alternative alla tregua proclamata a settembre tra Kiev e i separatisti filo-russi. "Non permetteremo che gli accordi di Minsk naufraghino" ha detto. Gli Usa preoccupati per l'ultima violazione del cessate il fuoco in Ucraina. Lavrov a Mogherini: "L'Ue lavori per spingere Kiev a pace"
Poroshenko: "Non ci sono alternative a tregua settembre"
Kiev afferma di avere ottenuto intercettazioni radiofoniche e telefoniche che provano la responsabilità dei ribelli filo-russi nell'attacco a Mariupol. Per Poroshenko si tratta di "prove inconfutabili". Per quest'ultimo "non ci sono alternative" alla tregua proclamata a settembre tra Kiev e i separatisti filo-russi nell'est dell'Ucraina. Il presidente ha aggiunto che Kiev "resta ferma sostenitrice di una soluzione pacifica" del conflitto. "Non permetteremo che gli accordi di Minsk naufraghino, tutto deve basarsi esclusivamente su quella intesa, anche attraverso in Gruppo di contatto", formato da Kiev, Mosca e l'Osce, ha aggiunto.
Lavrov a Mogherini: "L'Ue lavori per spingere Kiev a pace"
Intanto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha esortato Federica Mogherini,
capo della diplomazia Ue, a fare in modo che l'Unione Europea convinca Kiev al dialogo politico con i separatisti nell'est dell'Ucraina. Lavrov, che ha parlato al telefono con la responsabile per la Politica estera e di sicurezza del'Ue, ha sostenuto che è proprio di Kiev la responsabilità dell'escalation di scontri registrata negli ultimi giorni nel Donbass. Lo ha reso noto un comunicato del ministero degli Esteri a Mosca. Secondo Lavrov, se Kiev avesse accettato la proposta russa, il 15 gennaio scorso, a favore dell'immediato ritiro dell'artiglieria pesante dalle zone contese, non ci sarebbero state tragedie come quelle accadute a Volnovakha, Donetsk, e da ultimo a Mariupol, dove sono morti numerosi civili.
Riunione dell'Ue giovedì prossimo
Federica Mogherini ha inoltre convocato per giovedì prossimo una riunione del Consiglio affari esteri straordinario dell'Ue per discutere gli ultimi sviluppi della crisi Ucraina. Ad annunciarlo è lo stesso Alto rappresentante della politica estera europea.
La preoccupazione di Obama
Gli Usa sono preoccupati per l'ultima violazione del cessate il fuoco in Ucraina da parte dei separatisti, "avvenuta con armi, sostegno e formazione da parte della Russia". Lo ha dichiarato a New Delhi il presidente Barack Obama. Rispondendo ad una domanda, Obama ha detto: "Non ci interessa vedere indebolita la Russia, ma vogliamo garantire in tutti i modi possibili i diritti e l'unità territoriale dell'Ucraina". "Non sarebbe efficace entrare in un nuovo conflitto con la Russia - ha sottolineato - Ma siamo determinati, in sintonia con i nostri partner europei, a difendere il territorio ucraino e ad aiutare l'Ucraina economicamente e militarmente".
L'appello del Papa
Anche il Papa ha espresso nuovamente preoccupazione per la situazione in Ucraina: "Mentre assicuro la mia preghiera per quanti soffrono, rinnovo un accorato appello
perché si riprendano i tentativi di dialogo e si ponga fine ad ogni ostilità" ha detto.