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MONDO

La crisi

Ucraina, resta alta la tensione alla vigilia del referendum separatista nelle regioni dell'est

Rapiti e poi liberati 7 volontari della Croce Rossa. Erano stati catturati nella città di Donestk dai filorussi. Domani il referendum separatista nelle regioni orientali. Il presidente ucraino Turchynov: "L'indipendenza dell'est distruggerà la vita della gente". Merkel e Hollande: "Referendum illegittimo". Gli Usa: "Non lo riconosceremo"

Crisi ucraina (LaPresse)
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Ucraina

Dopo gli osservatori dell’Osce, presi in ostaggio e poi rilasciati, stessa sorte è toccata a 7 volontari della Croce Rossa, (6 ucraini e uno svizzero), catturati con l'accusa di spionaggio a Donestk dai filorussi, che hanno assaltato venerdì sera l'ufficio dell'organizzazione umanitaria. Per i 7 si è trattato di un sequestro lampo: sono infatti tornati in libertà dopo poche ore. Uno di loro sarebbe stato picchiato con un calcio di fucile ed è ora ricoverato in ospedale.

Domenica 11 maggio il referendum separatista nell'est
Resta alta dunque la tensione nel Paese alla vigilia del referendum separatista indetto per domenica 11 maggio nelle regioni di Donestk e Lugansk, nell'est. I filorussi hanno confermato la consultazione nonostante l’invito del presidente russo Vladimir Putin a rinviarla. E gli Usa avvertono: "I referendum sono illegali secondo la legge ucraina e secondo noi sono un tentativo di accrescere le divisioni e il disordine nel Paese" ha spiegato la portavoce del Dipartimento di Stato americano. "Crediamo che non debbano realizzarsi, sono illegittimi e non li riconosceremo" ha aggiunto.

Il risultato della consultazione è considerato un potenziale trampolino di lancio verso l'adesione alla Russia. Le due regioni insieme contano una popolazione di 7,3 milioni di abitanti sui 46 milioni di tutta l'Ucraina. 

Il presidente ucraino: "L'indipendenza dell'est distruggerà la vita della gente"
I sostenitori dell'indipendenza nell'est dell'Ucraina "non capiscono che questa sarebbe una completa distruzione dell'economia, dei programmi sociali e della vita generale, per la maggior parte della popolazione". Lo ha dichiarato il presidente ucraino ad interim, Oleksandr Turchynov, in un commento pubblicato sul sito web della presidenza.

Merkel-Hollande: "Referendum illegittimo". L'appello a Putin: "Riduca le truppe al confine con l'Ucraina"
Il referendum organizzato per domani dai ribelli separatisti filorussi, nelle regioni di Donetesk e Luhansk, nell'est dell'Ucraina, è "illegittimo". Lo hanno sottolineato il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente francese, Francois Hollande, in un comunicato diffuso in maniera congiunta. I due leader hanno esortato Mosca a operare una "visibile" riduzione delle truppe russe al confine con l'Ucraina e hanno anche avvertito che ci saranno "conseguenze appropriate" se le elezioni presidenziali del 25 maggio non si terranno come previsto. Si tratta di un chiaro riferimento alla famosa 'terza fase' delle sanzioni, essenzialmente economiche, che l'Unione Europea potrebbe emanare contro la Russia. Merkel e Hollande si rivolgono anche al governo di Kiev: in vista delle elezioni presidenziali non deve condurre "azioni offensive" nei confronti dei filorussi insorti.

Vittime negli scontri a Mariupol. Ministro ucraino: catturato comandante polizia
Intanto scorre ancora sangue nell’est dell’Ucraina a seguito degli scontri tra i separatisti e l’esercito di Kiev. Secondo il governo regionale di Donetsk, 7 persone sono morte e 39 ferite, ieri, nella città di Mariupol. Il governo centrale di Kiev in precedenza aveva invece dato notizia di 20 "terroristi" e un poliziotto uccisi.

Negli scontri di ieri, inoltre, secondo il ministro dell'Interno ucraino Aesen Avakov, sarebbe stato catturato dai separatisti filorussi il comandante della polizia di Mariupol, Valeri Androshchuk.

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