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ECONOMIA

Il rapporto con l'Europa

Ue, Gentiloni: rispetteremo le regole ma no a manovre depressive

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Con Bruxelles "stiamo negoziando, come sempre rispetteremo le regole, ma lo faremo senza in alcun modo manovre che possono avere effetti depressivi e confermando l'azione riformatrice portata avanti in questi anni".

Così il premier Paolo Gentiloni, rispondendo ad una domanda sull'eventualità che l'Italia vari una manovra correttiva di fronte alla richiesta dell'Ue di un aggiustamento dei conti pubblici. E poi: "In Italia non c'è alcuna fase di instabilità, questo è un governo che lavora in continuità con il precedente governo". Il presidente del Consiglio ha incontrato a Madrid il collega spagnolo Rajoy.

"L'espressione manovra correttiva mi crea qualche scompenso. Semplicemente l'Italia ha bisogno di politiche espansive, di far fronte, accelerandola, a una esigenza di crescita sostanziale e, purtroppo, di fronteggiare alcune circostanze eccezionali, come quelle che abbiamo attraversato negli ultimi tempi. Confido che l'Europa non sarà sorda e cieca, ne ho scritto a Juncker, farebbe un pessimo servizio a se stessa. Stiamo lavorando, stiamo negoziando, l'ha detto anche il ministro Padoan, oggi a Bruxelles", ha aggiunto Gentiloni.

Italia e Spagna possono svolgere ruolo fondamentale in rilancio Europa
"Italia e Spagna possono svolgere ruolo fondamentale nei prossimi mesi come paesi protagonisti nell'Unione europea. Tra le diverse questioni discusse c'è il significato del nostro impegno per il rilancio dell'Europa in vista del vertice di Malta. Il 60° anniversario di Roma sarà occasione per rivendicare nei confronti di opinione pubblica e dei cittadini, i risultati raggiunti dall'Europa in 60 anni. Viviamo in tempi in cui riaffermare questi risultati non è affatto scontato. Ricordare come l'Europa ci ha fatto uscire dalla Guerra fredda, dalla dittatura e ci ha assicurato welfare, cultura, commercio e dialogo". Lo ha detto il premier al termine dell'incontro con Rajoy.

"Rispetto per scelte Parlamento e forze politiche"
"Noi ci occupiamo dei problemi del Paese e guardiamo con rispetto alle scelte del Parlamento e delle forze politiche con la necessaria sollecitudine sulla legge elettorale", ha poi affermato il premier.
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