POLITICA
Giovedì e venerdì il vertice Ue
Ue, Merkel apre alla flessibilità. Renzi alla prova dei mille giorni
Apertura della cancelliera tedesca sul patto di stabilità. Il premier, alla vigilia della presidenza del semestre europeo, prepara il programma
A quel documento Renzi lega il suo via libera alle nomine: una partita per cui è pronto a partire per il Belgio dove si gioca il risiko delle poltrone. Obiettivo spuntare un 'top player' italiano ai vertici Ue puntando sull'Alto rappresentante per la politica estera, casella che il premier vuole riempire con il nome di Federica Mogherini; e chiedere che i 28 definiscano un pacchetto chiuso sulle nomine. Un accordo cioè su tutte le poltrone chiave - Consiglio, Europarlamento, Eurogruppo e 'ministro degli Esteri' Ue - e non solo su quella, ormai scontata, di Jean Claude Juncker alla Commissione.
Tra le cancelliere rimbalzano, intanto, frasi della bozza Van Rompuy che sembrano sempre più avvicinarsi a quella sua idea di flessibilità. Un 'cambio di verso' dell'Europa che lasci margini per gli investimenti, pubblici e privati, unica leva per dare ossigeno all'economia, e quindi alla crescita e al lavoro. Renzi nella 'piattaforma' di Van Rompuy vuole incassare anche impegni chiari della Ue sull'immigrazione, pronto a spingere per modificare le prime bozze che sembrano un po' troppo caute.
Dopo la giornata che da Palazzo Chigi definiscono "molto positiva" sul fronte europeo, si lavora al discorso che Renzi terrà alla Camera, poi al Senato. Un discorso che traccerà le linee del semestre italiano dell'Ue, "il programma per i prossimi mille giorni" lo definisce il ministro Maria Elena Boschi e aprirà la strada alla fitta agenda di appuntamenti europei: il Consiglio del 26 e 27, il discorso a Strasburgo il 2 luglio e l'incontro a Roma con la commissione Ue il 4 luglio.