ECONOMIA
Duro intervento del neo commissario Ue agli Affari economici e monetari
Ue a Renzi: "No all'allentamento del patto, l'Italia vari le riforme"
In risposta alle richieste di flessibilità avanzate da Renzi, in una intervista al quotidiano tedesco Die Welt, Katainen esclude un eventule allentamento delle norme di rigore per il Patto di stabilità
Berlino (Germania)
Il neo commissario per gli Affari economici e monetari dell'Ue, il finlandese Jyrki Katainen, non usa mezzi termini. Flessibilità per l'Italia? E' più importante che vari le riforme. In una intervista al quotidiano tedesco Die Welt, Katainen parla del Patto di stabilità e di un eventuale allentamento delle sue norme. "Discutere di una maggiore flessibilità nell'interpretazione del Patto di Stabilità - osserva - è pericoloso ed è un dibattito sbagliato". "Per l'Italia - aggiunge - è più importante varare finalmente le importanti riforme" promesse dagli ultimi governi. Non se ne parla, quindi, di un possibile flessibilità per i Paesi che fanno le riforme. Le regole del Patto non si eludono, ha fatto capire il commissario europeo.
In risposta alle richieste di flessibilità avanzate dal premier italiano Matteo Renzi, Katainen ricorda che "i due precedenti governi (italiani) hanno varato importanti riforme e l'attuale esecutivo ha obiettivi ambiziosi. Ma sarebbe d'aiuto se si realizzasse ciò su cui si è già trovato un accordo". "Le medicine fanno bene solo se vengono assunte" commenta l'ex premier finlandese, candidato a sostituire il suo connazionale Olli Rehn anche nella prossima Commissione Juncker. Katainen si conferma contrario a misure di stimolo dell'economia che passino attraverso una crescita del debito: "Le possono varare solo quei Paesi che possono permetterselo. E nell'Eurozona ci sono paesi vulnerabili che non possono farlo". "La loro crescita debole non è solo un problema ciclico, ma è il risultato di una scarsa competitività. E contro questo dato - conclude Katainen - non sono di nessun aiuto misure" del genere.
In risposta alle richieste di flessibilità avanzate dal premier italiano Matteo Renzi, Katainen ricorda che "i due precedenti governi (italiani) hanno varato importanti riforme e l'attuale esecutivo ha obiettivi ambiziosi. Ma sarebbe d'aiuto se si realizzasse ciò su cui si è già trovato un accordo". "Le medicine fanno bene solo se vengono assunte" commenta l'ex premier finlandese, candidato a sostituire il suo connazionale Olli Rehn anche nella prossima Commissione Juncker. Katainen si conferma contrario a misure di stimolo dell'economia che passino attraverso una crescita del debito: "Le possono varare solo quei Paesi che possono permetterselo. E nell'Eurozona ci sono paesi vulnerabili che non possono farlo". "La loro crescita debole non è solo un problema ciclico, ma è il risultato di una scarsa competitività. E contro questo dato - conclude Katainen - non sono di nessun aiuto misure" del genere.