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MONDO

Washington

Ultimatum di Trump ai repubblicani: votate la riforma della sanità o resta l'Obamacare

Ieri sera i capigruppo della Camera hanno dovuto rinviare il voto, alle prese con la rivolta dei repubblicani conservatori contro il nuovo testo voluto dal presidente dell'assemblea Paul Ryan e dallo stesso Trump . Ma il tycoon in nottata ha alzato la posta: prendere o lasciare

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Donald Trump ha lanciato un ultimatum ai deputati repubblicani Usa: oggi si vota sullo smantellamento della Obamacare, senza alcun nuovo compromesso, o la riforma sanitaria verrà accantonata. Ieri sera i capigruppo della Camera hanno dovuto rinviare il voto, alle prese con la rivolta dei repubblicani conservatori contro il nuovo testo voluto dal presidente dell'assemblea Paul Ryan e dallo stesso Trump . Ma Trump in nottata ha alzato la posta, inviando un suo uomo al Campidoglio per un incontro a porte chiuse con i repubblicani, nel quale ha chiesto un voto oggi, prendere o lasciare. "Il messaggio è che domani si fa, ci aspettiamo che si faccia, ma con domani chiudiamo" ha detto il capo dell'ufficio bilancio della Casa Bianca Mick Mulvaney ai deputati, secondo quanto riferito da uno di loro, Chris Collins. Mulvaney ha poi lanciato l'ultimatum. "Se non passa, andremo oltre la sanità. Ci muoveremo su altri capitoli del programma" ha detto, secondo quanto riferito da Collins.

Un voto procedurale sul testo è previsto per le 10 del mattino locali, le 15 in Italia. A questo seguirà il voto dell'aula. Da giorni il presidente e suoi uomini esprimono ottimismo sull'iter del provvedimento, affermando di aver convinto gli incerti, ma i voti continuano a mancare. "Per me è ancora un no in questo momento, sto tentando disperatamente di arrivare a un sì" ha detto Mark Meadows, presidente del gruppo ultraconservatore della Camera Freedom Caucus, i cui membri chiedono modifiche al testo prima del via libera.

Il Freedom Caucus, i cui circa trenta deputati sono eredi del movimento dei Tea Party, ha soprannominato il nuovo testo "Obamacare Lite" e afferma che riduce, ma non elimina, i sussidi pubblici alla copertura sanitaria, mascherandoli da crediti d'imposta. Dall'altro lato dello spettro i repubblicani moderati temono che molti dei loro elettori non potranno permettersi un'assicurazione sanitaria con la riforma. Secondo l'Ufficio bilancio del Congresso il prossimo anno 14 milioni di americani perderanno la copertura sanitaria con l'entrata in vigore della nuova legge, 24 milioni tra dieci anni. I democratici voteranno compatti no al testo, quindi i repubblicani avranno bisogno di limitare le defezioni a meno di 22 del 237 deputati del partito, sugli attuali 430 membri della Camera.
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