POLITICA
Salvini: voto ha anche valenza nazionale
Umbria, Tesei: impresa storica specchio di quello che vogliono gli italiani
La neo governatrice Donatella Tesei, parla a Perugia in conferenza stampa con il leader della Lega Matteo Salvini
"Ora al lavoro su squadra e sisma"
Per Donatella Tesei, dopo i festeggiamenti per l'elezione è tempo di mettersi al lavoro. Per formare la Giunta che governerà l'Umbria nei prossimi cinque anni ma anche per pensare ai primi mpegni concreti. Quello per la ricostruzione post terremoto trai primissimi. Anche perché il 30 ottobre saranno tre anni dalla scossa che distrusse la Basilica di Norcia e ferì profondamente la Valnerina. "Quel giorno sarò a Norcia e negli altri luoghi colpiti dal terremoto", ha annunciato nella prima conferenza stampa da presidente della Regione. "Adesso è importante lavorare - ha aggiunto - per accelerare i tempi della ricostruzione e snellire le procedure burocratiche". Tesei ha anche sottolineato che "fin da subito" sarà avviata "una interlocuzione con il governo nazionale". Sottolineando gli impegni "che in questi ultimi giorni l'Esecutivo ha preso sul tema della ricostruzione". "E noi - ha proseguito - faremo in modo di ricordaglieli tutti,chiedendo che vengano rispettati". Tesei ha rivendicato di essere stata spesso durante la campagna elettorale nella zona del cratere. Altro tema è quello della squadra di Governo. Tesei e Matteo Salvini hanno subito incontrato i nuovi consiglieri e i candidati non eletti. "Ci sarà bisogno di tutti" ha spiegato il segretario della Lega. "Tra gli eletti - ha quindi sottolineato Tesei - credo che ci siano le competenze giuste per formare la squadra di governo. Se poi si ravvedesse la necessità di trovare una figura esterna non avrei alcuna preclusione, ma penso che tra gli eletti ci sono quelle adeguate". La neopresidente, nelle varie conferenze stampa che si sono susseguite dopo il voto, ha anche evidenziato la "necessità di cambiamento espressa dagli umbri". "Governare la regione non sarà facile" ha aggiunto indicando in lavoro ed economia le priorità.
Salvini: voto ha anche valenza nazionale ma continua arroganza Conte
"Che bella giornata una splendida giornata saccheggiamo Vasco Rossi. Io amo lunedì, tutti noi abbiamo dormito poco ma dopo 50 anni ne vale la pena". Così il leader della Lega Matteo Salvini a Perugia, nella conferenza stampa sul voto in Umbria. "E' un voto che ha anche una valenza nazionale, Conte continua con la sua arrogante distruzione dell'Umbria, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico...ogni giorno si apre un problema nuovo", ha poi aggiunto Salvini. Sul risultato del voto e sulle congratulazioni ricevute dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha sottolineato: "Ho parlato con Berlusconi e lo ringrazio per i complimenti, ma è una vittoria di squadra, non si vince mai da soli non mi interessano le partite in solitaria. Sono contento dell'intero centrodestra, la vittoria è di tutti. C'è una maggioranza che vince e governa la maggior parte delle regioni".
Meloni: finite le roccaforti rosse. Mattarella faccia una riflessione
"Non ci sono più le roccaforti rosse.Il voto di ieri in Umbria ha dimostrato che con un candidato credibile e un programma serio si può vincere ovunque,soprattutto se questo governo nazionale decidesse di rimanere in sella contro ogni aspettativa e dignità". Lo afferma la presidente di Fdi Giorgia Meloni commentando il risultato delle Regionali in Umbria in una conferenza stampa al Senato. "Faremo il nostro lavoro - ha spiegato Meloni - forti dell'ottimo risultati in Umbria anche nelle altre regioni in cui si voterà. Spero di incontrare presto Salvini e Berlusconi sulla scelta dei candidati governatori per il centrodestra. A noi di Fdi spetta indicare i presidenti di Puglia e Marche. Io credo che Fratelli d'Italia possa dire la sua anche sulla Toscana. Quando vogliono,siamo pronti a partire".
Dopo il voto inoltre secondo la leader Fdi "il presidente Mattarella potrebbe fare una riflessione: il Governo Conte non è forte e coeso ma è inviso al popolo italiano ed il Capo dello Stato potrebbe prendere il considerazione questo nuovo scenario. Noi - ha ammonito - Non possiamo consentire che una minoranza arrogante elegga anche un presidente della Repubblica inviso al popolo italiano".