MONDO
Da New York a Seattle
Verdetto Ferguson: le proteste si estendono in tutti gli Stati Uniti
Il poliziotto che a Ferguson (Missouri) ha ucciso lo scorso 9 agosto un giovane nero disarmato ha provocato reazioni in diverse città americane. Migliaia in piazza a New York, manifestazione davanti Casa Bianca
Stati Uniti
Al grido di "Hands up, don't shoot" (mani alzate, non sparate) migliaia di persone sono scese in strada in tutti gli Stati Uniti per protestare contro la decisione del Gran giurì di Ferguson in Missouri di non rinviare a giudizio l'agente, Darren Wilson, che lo scorso agosto ha sparato e ucciso il giovane nero disarmato, Michael Brown. Lo 'slogan' dei cortei e delle manifestazioni è dovuto al fatto che - secondo alcune testimonianze - quando il poliziotto sparò a Brown, il giovane afroamericano aveva le mani alzate.
Cortei e proteste in varie città
L'indignazione e la rabbia degli americani sono esplose in varie città degli Stati Uniti: da Los Angeles a Chicago, da Detroit ad Atlanta, da Seattle a Pittsburg. Cortei e manifestazioni di protesta hanno luogo in tutto il Paese.
Occupata Times Square a New York
A New York, in attesa della decisone del Grand giurì, almeno mille persone si sono radunate a Union Square. Una volta arrivata la notizia della mancata incriminazione dell'agente, la folla si è messa in marcia e il corteo spontaneo si è diretto verso Times Square, occupando la piazza simbolo del cuore di Manhattan. Moltissimi gli slogan anche contro il New York Police Department, accusato negli ultimi giorni della morte di almeno due giovani di colore disarmati.
Presidio davanti alla Casa Bianca
A Washington invece almeno 300 persone si sono ritrovate davanti alla Casa Bianca - da dove è intervenuto anche il presidente Barack Obama - al grido di 'No Justice, No Peace'. Massima allerta da parte del Secret Service, soprattutto dopo le ultime incursioni avvenute all'interno del giardino della residenza presidenziale da parte di intrusi.
Cinque arresti a Seattle
Cinque persone sono state arrestate a Seattle, nello Stato di Washington, durante una protesta. Dopo aver marciato pacificamente nelle strade della città alcuni manifestanti hanno lanciato scatole, bottiglie e pietre contro i poliziotti.
Agenti antisommossa a Los Angeles
Circa 100 poliziotti in tenuta antisommossa hanno sparato proiettili di gomma per disperdere una cinquantina di persone. Prima i dimostranti avevano bloccato brevemente il traffico in alcune corsie della Interstate 110, sdraiandosi in mezzo alla strada. La California Highway Patrol ha dichiarato la protesta illegale.
Il precedente
La protesta che sta invadendo gli Stati Uniti ricorda molto da vicino quella che infiammò l'intero Paese nel 2012 e 2013 per la vicenda di Trayvon Martin, il teenager di colore, anch'egli disarmato, ucciso a Sanford, in Florida.
Cortei e proteste in varie città
L'indignazione e la rabbia degli americani sono esplose in varie città degli Stati Uniti: da Los Angeles a Chicago, da Detroit ad Atlanta, da Seattle a Pittsburg. Cortei e manifestazioni di protesta hanno luogo in tutto il Paese.
Occupata Times Square a New York
A New York, in attesa della decisone del Grand giurì, almeno mille persone si sono radunate a Union Square. Una volta arrivata la notizia della mancata incriminazione dell'agente, la folla si è messa in marcia e il corteo spontaneo si è diretto verso Times Square, occupando la piazza simbolo del cuore di Manhattan. Moltissimi gli slogan anche contro il New York Police Department, accusato negli ultimi giorni della morte di almeno due giovani di colore disarmati.
Presidio davanti alla Casa Bianca
A Washington invece almeno 300 persone si sono ritrovate davanti alla Casa Bianca - da dove è intervenuto anche il presidente Barack Obama - al grido di 'No Justice, No Peace'. Massima allerta da parte del Secret Service, soprattutto dopo le ultime incursioni avvenute all'interno del giardino della residenza presidenziale da parte di intrusi.
Cinque arresti a Seattle
Cinque persone sono state arrestate a Seattle, nello Stato di Washington, durante una protesta. Dopo aver marciato pacificamente nelle strade della città alcuni manifestanti hanno lanciato scatole, bottiglie e pietre contro i poliziotti.
Agenti antisommossa a Los Angeles
Circa 100 poliziotti in tenuta antisommossa hanno sparato proiettili di gomma per disperdere una cinquantina di persone. Prima i dimostranti avevano bloccato brevemente il traffico in alcune corsie della Interstate 110, sdraiandosi in mezzo alla strada. La California Highway Patrol ha dichiarato la protesta illegale.
Il precedente
La protesta che sta invadendo gli Stati Uniti ricorda molto da vicino quella che infiammò l'intero Paese nel 2012 e 2013 per la vicenda di Trayvon Martin, il teenager di colore, anch'egli disarmato, ucciso a Sanford, in Florida.