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MONDO

Compromesso nella notte

Vertice Ue, raggiunto l'accordo: 40 mila migranti distribuiti in due anni

A questi si aggiungeranno altri 20.000 in un accordo che sarà definito entro la fine di luglio dai ministri dell'Interno. Renzi: sparita l'espressione "su base volontarietà". Ma la Merkel nega

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Alla fine nel cuore della notte il Consiglio Europeo ha finito per approvare la redistribuzione dei 40 mila richiedenti asilo da Italia e Grecia in tutti gli altri paesi. I ministri degli Interni a luglio decideranno a maggioranza qualificata la ripartizione, ma le quote per paese saranno riscritte da Commissione e presidenza del Consiglio Ue e verranno adottate per consenso. I paesi contrari hanno ottenuto che nel testo non si parlasse esplicitamente di meccanismo "obbligatorio" (ma nel testo non comparirà neanche l'aggettivo "volontario"). 

Salta la volontarietà
Salta la volontarietà scritta esplicitamente ma c'è un richiamo alle conclusioni del summit del 23 aprile, quello convocato dopo la strage di 900 migranti nel Canale di Sicilia, nelle quali si parlava di volontarietà. 

Esclusi dal meccanismo Ungheria e Bulgaria
È stato inoltre deciso di escludere dal meccanismo Ungheria e Bulgaria, due paesi che ricevono moltissimi migranti dall'Est e dalla Turchia. Oltre ai 40 mila da Italia e Grecia, l'Europa accoglierà, in questo caso su base volontaria, 20 mila persone dai campi profughi dei paesi terzi (il cosiddetto "reinsediamento"). Il consiglio informale dei ministri degli Interni affronterà la questione il prossimo 9 e 10 luglio a Lussemburgo.

Renzi: "Un primo passo"
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi lasciando la sede del Consiglio ha commentato: "È un primo passo perché la politica dell'immigrazione sia europea". Dal testo, ha aggiunto, è sparita l'espressione "su base volontaria" che alcuni paesi avrebbero voluto inserire nel testo finale delle conclusioni.

Le parole dure di Renzi
Renzi ha sottolineato l'importanza del "principio assunto che non si tratta solo di un problema dell'Italia o della Grecia ma di tutta l'Europa: questo mi sembra un fatto
positivo sapendo che c'è ancora moltissimo da fare". Renzi ha sottolinato che "se di fronte a un piccolo numero come 40 mila persone non vi fosse stata solidarietà, sarebbe stata una presa in giro nei confronti dell'Europa, di cui siamo stati fondatori con altri cinque paesi per la libertà, la democrazia e i valori condivisi: non può essere la patria dell'egoismo, ma della condivisione dei valori: aver raggiunto questo accordo è stato importante". 
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