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MONDO

Conte: in Italia vigili e prudenti, ma niente allarmismi

Coronavirus, primo caso di contagio da persona a persona negli Usa

E' il marito della donna di Chicago tornata da Wuhan. Salgono intanto a 170 le vittime in Cina, oltre settemila i contagi: il presidente cinese schiera in campo l'esercito. La Russia chiude i confini. Slitta a domenica il rientro degli italiani da Wuhan

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I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'organismo di controllo sulla sanità pubblica negli Stati Uniti, hanno confermato la presenza del primo caso di contagio tra esseri umani nel Paese. Durante un briefing con i giornalisti, i Cdc hanno reso noto che si è ammalato il marito della donna di Chicago che aveva contratto il virus a Wuhan, in Cina, prima di rientrare negli Stati Uniti. "Siamo consapevoli che sia preoccupante", ha detto il direttore dei Cdc, Robert Redfield, ma "i rischi immediati per gli americani sono bassi".

Intanto in Cina è di 7.830 casi confermati e 170 morti l'ultimo bilancio dell'epidemia di polmonite da coronavirus in Cina. Lo riferiscono i media statali cinesi, citando dati delle 19 di oggi, le 12 in Italia, aggiungendo che ci sono finora 139 casi di persone dimesse dalle strutture ospedaliere del Paese dopo la guarigione. Sono 12 mila i casi sospetti e, tra i malati, 1.370 sono in gravi condizioni. 

Il governatore della provincia dell'Hubei, Wang Xiaodong, ha avvertito che c'è una grave carenza di forniture mediche, non solo a Wuhan, città epicentro dell'epidemia dal nuovo coronavirus della polmonite, ma anche nella città vicine. Il governatore ha aggiunto che mancano anche gli indumenti protettivi usa e getta. Secondo il governatore, la situazione è così grave che alcuni tra il personale medico indossano impermeabili e sacchetti di immondizia monouso come copriscarpe per proteggersi. 

Slitta a domenica il rientro degli italiani da Wuhan
L'aereo militare destinato a riportare in patria gli italiani rimasti bloccati a Wuhan dall'epidemia di coronavirus partirà nella giornata di sabato. Lo riferiscono fonti diplomatiche. Se tutto verrà confermato, i connazionali giungerebbero a Roma domenica, considerati i tempi tempi tecnici per organizzare il rientro, la messa a punto delle complesse questioni logistiche e gli stringenti vincoli di carattere sanitario da rispettare. Se il volo dall'Italia dovesse partire sabato in serata, il rientro slitterebbe invece a lunedì. A essere riportati in patria saranno una settantina di persone che hanno scelto volontariamente di partire. 

Farnesina: evitare i viaggi nella regione dell'Hubei
"A seguito della diffusione del 'nuovo coronavirus" 2019-ncov, originatasi dalla città di Wuhan, si raccomanda di evitare tutti i viaggi nella provincia dell'Hubei", in Cina. Lo sottolinea la Farnesina in un avviso, aggiornato oggi, sul sito 'Viaggiaresicuri' dell'unità di crisi del ministero degli Esteri. In ragione delle misure attuate dalle autorità locali per il contenimento del coronavirus "si consiglia" anche "di posticipare viaggi non necessari nel resto del paese".
 
Nave da crociera a Civitavecchia: primi esami escluderebbero virus 
Una turista cinese è stata messa in isolamento nell'ospedale di bordo di una nave da crociera ferma al porto di Civitavecchia. I primi esami escludono che si tratti di coronavirus, si è in attesa della conferma ufficiale. La donna, con febbre e problemi respiratori, è stata raggiunta dai medici dello Spallanzani per realizzare i test. In isolamento anche il marito. Il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha chiesto alle amministrazioni competenti che i passeggeri non vengano fatti scendere fino all'arrivo dei risultati dall'ospedale di Roma. "Devo tutelare la salute dei miei concittadini", spiega il sindaco.

Conte: vigili e prudenti, ma no allarmismi
"Ci manteniamo aggiornati per intensificare, se necessario, le nostre cautele. Già adesso, senza necessità di diffondere allarmismi e che si alimenti alcuna forma di panico, noi stiamo adottando tutte le iniziative per fronteggiare i rischi connessi al coronavirus", ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda dei cronisti, dopo l'incontro con il primo ministro bulgaro Borissov. "Non siamo preoccupati, ma assolutamente vigili e prudenti" per la nave bloccata al largo di Civitavecchia per casi sospetti di coronavirus, ha detto il premier.

Usa: manderemo i nostri migliori esperti
Gli Usa invieranno i loro "migliori esperti", su invito della Cina, per collaborare alle ricerche sul coronavirus, ha annunciato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow. "Stiamo inviando in aiuto i nostri migliori esperti del Centro di controllo per la prevenzione della malattie", ha dichiarato Kudlow ai giornalisti, precisando che gli esperti Usa sono stati invitati dalla Cina a lavorare insieme all'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) nella ricerca di una cura.     Nei giorni scorsi il presidente, Donald Trump, aveva offerto alla Cina e all'omologo Xi Jinping "ogni aiuto necessario": "I nostri esperti sono straordinari", ha assicurato Trump in un tweet.

Nuova riunione dell'Oms
L'Organizzazione mondiale della sanitàtiene oggi una nuova riunione d'emergenza di esperti per stabilire se l'epidemia di coronavirus iniziata in Cina costituisca un'emergenza sanitaria internazionale. Il meeting è stato convocato dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus dell'organismo Onu basato a Ginevra.

"La decisione di riunire nuovamente il comitato d'emergenza è basata sull'evidenza di aumento del numero di casi e anche della trasmissione del coronavirus da uomo a uomo anche al di fuori dalla Cina. Questi sviluppi sono di grande preoccupazione", ha affermato ieri in conferenza stampa nella sede dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a Ginevra Michael Ryan, Executive Director, Who Health Emergencies Programme, appena rientrato dalla missione in Cina.

"Fuori dalla Cina abbiamo avuto finora solo 68 casi" di coronavirus, "pari all'1% del totale, e nessuno morto". Questo "è merito degli sforzi straordinari fatti dal governo cinese per fermare la diffusione del virus". Così, in conferenza stampa a Ginevra, il direttore generale dell'Oms, Tedros, appena rientrato dalla Cina. Le 142 che persone decedute vivevano in Cina. La stragrande maggioranza dei contagiati era stato in Cina, e solo 3 non vi erano stati".

Ue: potenzialità per minaccia molto grande
Il contagio da coronavirus "evolve molto velocemente e c'è la potenzialità di una minaccia molto grande", ha detto Stella Kyriakidou, Commissario europeo perla salute, parlando alla plenaria del Parlamento europeo. "La mia priorità - ha sottolineato - è assicurare tutto il sostegno agli Stati membri. Abbiamo già preso una serie di provvedimenti per sostenere le misure nazionali e siamo in costante contatto. Abbiamo bisogno di uno scambio immediato di informazioni e di coordinare la risposta europea".

5 casi in Francia, 4 in Germania, uno in Finlandia
Cinque casi in Francia, quattro in Germania, un caso in  Finlandia. Questo il punto sul contagio di cittadini Ue in Europa al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria. Alla Commissione risulta che attualmente circa 600 europei vorrebbero lasciare la Cina, ma al momento  solo la Francia ha chiesto assistenza Ue per i rimpatri. Il  Meccanismo Ue di protezione civile può coprire fino al 75% dei costi di viaggio. Risulta che i paesi che hanno segnalato cittadini nazionali che vogliono rientrare dalla Cina sono Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Spagna,  Finlandia, Francia, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania e Regno Unito.

Primo caso in Tibet
Anche il Tibet ha riportato il suo primo caso, rende noto la Commissione sanitaria nazionale(Nhc) cinese.   Le 38 nuove morti segnano il più alto aumento di decessi giornalieri dall'inizio dell'epidemia e arrivano mentre è incorso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di milioni di persone nello Hubei.   La maggior parte delle ultime infezioni segnalate si è verificata proprio nella provincia focolaio del virus, che ne ha registrate 1.032.

Il Presidente cinese: situazione "cupa e complicata"
La situazione nel contrasto all'epidemia di polmonite da coronavirus è ancora "cupa e complicata",  ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, ripreso dai media statali cinesi, in un messaggio in cui ha sottolineato l'allineamento al Partito Comunista Cinese delle Forze Armate cinesi "per combattere duramente e sostenere attivamente la prevenzione e il controllo" dell'epidemia. Nel messaggio, Xi ha chiesto agli ospedali militari di fare del loro meglio per accogliere tutti i pazienti e ha sollecitato l'intensificazione della ricerca scientifica contro il nuovo coronavirus.

L'impatto sui voli 
American Airlines taglia i voli con la Cina a causa dell'emergenza coronavirus. Tutti i collegamenti da Los Angeles a Shangai e Pechino saranno sospesi dal 9 febbraio fino al 27 marzo. Proseguiranno per ora regolarmente invece i voli da Dallas e Los Angeles a Hong Kong. American Airlines è la seconda compagnia aerea statunitense a sospendere alcuni voli con la Cina dopo United Airlines.

Anche British Airways ha annunciato la sospensione immediata di tutti i suoi voli verso la Cina. Anche Lion Air, la più importante compagnia aerea del sudest asiatico, ha deciso di interrompere tutti i voli a partire dal 1 febbraio.

La compagnia aerea francese Air France ha annunciato la sospensione di tutti i voli verso la Cina fino al 9 febbraio. In precedenza la società aveva già annunciato la sospensione dei voli per Wuhan "fino a nuovo avviso.

Voli sospesi anche per la tedesca a Lufthansa. Lo ha confermato la compagnia aerea tedesca. La compagnia aerea tedesca ha deciso di annullare tutti i voli da e per la Cina continentale. La sospensione, ha fatto sapere la società, sarà in vigore fino a 9 febbraio e riguarda anche le compagnie controllate Swiss e Australian Airlines.

Anche l'olandese Klm e la spagnola Iberia hanno annunciato la cancellazione di voli per la Cina.  A partire da venerdì, i voli Klm diretti per le città di Chengdu e Hangzhou saranno sospesi, mentre i numeri di voli per Shanghai saranno ridotti da 11 a 7 alla settimana. La tratta di Pechino, invece, non subirà modifiche, ha fatto sapere Klm in una comunicato. Le misure saranno in vigore fino al 29 febbraio.

Quanto a Iberia, la sospensione riguarda tutti i voli verso la città di Shanghai, l'unica destinazione che opera in Cina. La sospensione sarà effettiva da venerdì, quando era previsto il prossimo volo, e durante il mese di febbraio.

Dal 31 gennaio domani e fino al 25 marzo l'El Al, la compagnia di bandiera israeliana, non volerà più in Cina. Lo ha annunciato la stessa compagnia questa mattina "dopo una valutazione della situazione" in corso. I voli in programma oggi - ha spiegato ancora - partiranno invece regolarmente. 

Msc e Costa crociere annullano partenze da porti cinesi
Msc e Costa crociere hanno cancellato tutte le partenze dai porti cinesi in seguito all'andamento dell'epidemia da coronavirus.  Msc ha cancellato tre partenze previste della nave Splendida, che ha una capienza di 6.880 persone e avrebbe dovuto lasciare il porto i primi giorni di febbraio alla volta del Giappone. Costa ha sospeso le partenze previste tra oggi e il prossimo 4 febbraio. 

Rinviati anche i Mondiali indoor di atletica
Il coronavirus ferma anche i Mondiali indoor di atletica leggera, che erano in programma a Nanchino nel marzo prossimo. World Athletic, la federazione internazionale di atletica leggera, ha reso noto di aver deciso insieme con gli organizzatori cinesi di rinviare di un anno, a marzo 2021, l'evento che si doveva tenere nella città cinese dal 13 al 15 marzo prossimi. "Sappiamo che la Cina sta facendo tutto il possibile per contenere il nuovo coronavirus - dichiara in una nota - ma è necessario fornire agli atleti, alle federazioni e ai partner indicazioni chiare in una situazione complessa e in rapida evoluzione".

Anche le prove di Coppa del mondo di sci, previste in Cina a febbraio, sono state annullate per via del nuovo coronavirus. Lo riferiscono le autorità di Pechino.

Effetti su commercio e produzione industriale
Intanto, per i timori che l'infezione da coronavirus si diffonda ancora più rapidamente Toyota ha interrotto la produzione in Cina fino al 9 febbraio.

Starbucks ha annunciato la chiusura temporanea di metà dei propri punti vendita in Cina. La catena di negozi di caffè non è la prima a chiudere negozi nel Paese: pochi giorni fa anche McDonald's aveva annunciato una decisione simile. 

Ikea ha chiuso tutti i suoi negozi in Cina, a causa dell'epidemia da coronavirus. Lo ha annunciato l'azienda svedese, sottolineando che la misura è stata decisa per proteggere clienti e personale dal rischio di contagio. I negozi resteranno chiusi sino a nuovo ordine, dopo esserlo già stati per una settimana a causa dei festeggiamenti per il capodanno lunare. 

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