ECONOMIA
"Avviare revisione bail in, prevista da norme Ue"
Visco: sulle quattro banche in crisi Bankitalia attenta e tempestiva
La vigilanza della Banca d'Italia ha affrontato negli ultimi 15 anni circa 100 crisi bancarie e la "sequenza di interventi" adottati nei confronti delle 4 in risoluzione è stata posta in atto "come in tutti gli altri casi"
Avviare revisione bail in, prevista da norme Ue
L'Italia dovrebbe chiedere la "revisione, da avviare entro giugno 2018" della direttiva Ue che prevede il Bail in, ovvero le perdite a carico dei risparmiatori in caso di crisi bancaria. Lo chiede il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco secondo cui la stessa norma "contiene una clausola che prevede la revisione", "occasione che va sfruttata, facendo tesoro dell'esperienza". Via Nazionale e il Tesoro, ricorda Visco, avevano chiesto invano in sede di definizione della norma di non applicarla retroattivamente e un "passaggio
graduale e meno traumatico".
Banche ben patrimonializzate, sofferenze coperte
"Le banche italiane sono ben patrimonializzate, anche grazie all'azione prudente e pressante della vigilanza", ha detto Visco secondo cui "i crediti deteriorati sono ampiamente coperti da svalutazioni e garanzie". Visco richiama così le parole del presidente Bce Draghi secondo cui "non ci saranno nuove richieste di maggiori accantonamenti o di rafforzamento patrimoniale".
Le banche creino un fondo volontario di gestione crisi
La Banca d'Italia chiede agli istituti di credito italiani di creare, seguendo la possibilità offerta dalle norme europee un fondo volontario per la gestione delle crisi "aggiuntivo rispetto ai sistemi obbligatori di garanzia dei depositanti". Secondo Visco "il costo" a carico delle banche "sarebbe compensato dai benefici che ne trarrebbero tutte le banche grazie alla rafforzata fiducia della clientela".
Nel 2016-2017 Pil sale 1,5%
Il Pil italiano "potrebbe crescere attorno all'1,5% sia nel 2016 che nel 2017". Per Visco lo scenario "presuppone che prosegua il rafforzamento della domanda interna, in particolare degli investimenti". "L'incertezza del contesto internazionale e i suoi riflessi
talora disordinati e violenti costituiscono evidenti elementi di rischio" ha aggiunto.
Crisi peggiore di quella degli anni '30, le banche hanno retto da sole
L'Italia "sta uscendo da un periodo di recessione di intensità e durata eccezionali, più grave della stessa depressione degli anni Trenta", ha detto il governatore della Banca d'Italia secondo cui "la crisi ha messo a dura prova imprese e famiglie, ha fatto impennare fallimenti e disoccupazione. Il sistema bancario, radicato nell'economia reale, ne ha subito l'urto violento. Pur colpito, si è retto sulle proprie gambe". "Ora che gli indicatori - ha aggiunto - mostrano una congiuntura più favorevole, le banche devono mettersi in condizione di affrontare nel modo migliore i rischi futuri".