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ECONOMIA

"All'esame ulteriori ipotesi di riforma"

Vitalizi, la Camera replica a Boeri: "Gravano sui bilanci interni di Camera e Senato, non dell'Inps"

Il presidente dell'Inps Tito Boeri, in audizione alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, aveva detto che "i vitalizi dei parlamentari sono quasi il doppio di quanto sarebbe giustificato alla luce dei contributi versati"

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"Gli oneri derivanti sia dal nuovo sistema contributivo, che dal sistema dei vitalizi in vigore in precedenza, gravano interamente ed esclusivamente sui bilanci interni di Camera e Senato, e non dell'Inps". Così la Camera dei deputati  replica al presidente dell'Inps Tito Boeri che, in audizione alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, ha affermato: "I vitalizi dei parlamentari sono quasi il doppio di quanto sarebbe giustificato alla luce dei contributi versati", sottolineando che, se fossero applicate le stesse regole utilizzate per tutti gli altri lavoratori, “la spesa per vitalizi si ridurrebbe del 40%, scendendo a 118 milioni, con un risparmio, dunque, di circa 76 milioni di euro l'anno”.

La nota di precisazione della Camera dei Deputati sostiene che “le valutazioni espresse dal presidente dell'Inps Tito Boeri quanto alla sostenibilità del sistema dei vitalizi per i parlamentari sono ben note all'amministrazione della Camera dei deputati. Come lo stesso presidente Boeri ha ricordato - si legge ancora nella nota di Montecitorio - i vitalizi non esistono più dalla scorsa legislatura, gennaio 2012, quando l'Ufficio di Presidenza della Camera deliberò l'abbandono del sistema che era stato adottato fin dalla prima legislatura repubblicana, introducendo un trattamento pensionistico dei parlamentari basato su un sistema di calcolo contributivo analogo a quello vigente per i pubblici dipendenti. Per avere diritto alla pensione, un parlamentare - sottolinea la nota - deve aver svolto la funzione per almeno 5 anni e aver compiuto i 65 anni di età".

Infine la Camera, nella stessa nota, anticipa che "all'esame della prima Commissione della Camera ci sono ulteriori ipotesi di riforma, sempre nell'ottica di allineare il trattamento per i parlamentari a quello ordinario”.
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