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MONDO

Nuovi guai per il Gruppo tedesco

Volkswagen, "dieselgate": prime querele in Italia

Prime querele per il reato di truffa nei confronti del Gruppo Volkswagen. Depositati gli atti presso le procure di Torino, Milano, Cuneo e Lamezia Terme. Il gruppo liberaldemocratico Alde chiede una Commissione d'inchiesta dell'Europarlamento
per indagare "su ruoli e responsabilità della Commissione e delle autorità degli stati
membri nella mancata messa in atto e rispetto delle leggi Ue".

Motore Volkswagen Wolfsburg dieselgate
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Non si arrestano le brutte notizie per il Gruppo Volkswagen. Oggi sono state depositate le prime querele per il reato di truffa nei confronti del colosso tedesco dell'auto. L'avvocato torinese Giorgio Faccio ha depositato gli atti presso le procure di Torino, Milano, Cuneo e Lamezia Terme. L'azione - spiega il legale - consentirà ai proprietari di veicoli del Gruppo di agire per ottenere il risarcimento dei danni per il "dieselgate".

Analoghe querele verranno depositate nei prossimi giorni nei principali uffici giudiziari italiani. Lo studio legale ha infatti ritenuto di agire "nei confronti del legale rappresentante del Gruppo Volkswagen di Wolfsburg per le condotte poste in essere sia dalla Volkswagen Italia sia dai singoli concessionari coinvolti".

Nuove accuse del Financial Times​
Sul dieselgate, poi, arrivano le nuove accuse del Financial Times, secondo il quale la Commissione Ue sapeva delle discrepanze dei valori delle emissioni auto tra i test su strada e quelli in laboratorio sin dal 2013.

Chiesta una Commissione d'inchiesta dell'Europarlamento
Il gruppo  liberaldemocratico Alde ha chiesto una Commissione d'inchiesta dell'Europarlamento sullo scandalo Volkswagen "a seguito della pubblicazione da parte del Financial Times". In una nota dell'Alde in cui si parla di "grossolane negligenze", si chiede di indagare "su ruoli e responsabilità della Commissione e delle autorità degli stati membri nella mancata messa in atto e rispetto delle leggi Ue".

Volkswagen perde primato mondiale delle vendite
La casa automobilistica tedesca ha appreso di aver perso il primato delle vendite nel mondo riconquistato dalla Toyota che nei primi nove mesi del 2015 ha venduto a livello globale, includendo i marchi Hino e Daihatsu, 7,498 milioni di auto. Il sorpasso del gruppo di Nagoya è stato di poche decine di migliaia di vetture sul colosso tedesco, salito per la prima volta al vertice nei primi sei mesi dell'anno, e fermatosi adesso a 7,43 milioni di vetture scontando la debolezza del suo principale mercato, quello cinese, e dell'effetto dieselgate. 
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