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MONDO

Colpite basi militare e aree al confine con Arabia Saudita

Yemen, ancora bombe su Sanaa

Già sabato è stata colpita per la prima volta la capitale. È l'undicesimo giorno di intervento militare contro i ribelli sciiti Houti. Tensioni tra Turchia e Iran per intervento della coalizione araba

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Aerei da guerra della coalizione araba a guida saudita hanno bombardato Sanaa nella notte, nell'undicesimo giorno di intervento militare contro i ribelli sciiti Houti. Lo hanno riferito testimoni, secondo i quali le bombe hanno colpito basi militari dei ribelli e alcune aree al confine con l'Arabia Saudita.

Bombardata Sanaa
Già sabato erano stati presi di mira quartieri residenziali del centro di Sanaa ritenuti sede dei movimento sciita degli houthi. Non si conosce il numero delle vittime ma si tratta dei primi attacchi sulla capitale yemenita. Dal 26  marzo, data in cui ha avuto inizio l'offensiva militare, la coalizione si era limitata a bombardare la periferia di Sana'a.

Inutili gli appelli
Nuovi raid, dunque, nonostante l'appello della Russia e della Croce rossa per una tregua affinché possano giungere aiuti umanitari e si possano mettere al sicuro i civili. Negli scontri tra tribù locali ed esercito, vicino al porto di Mukalla, sono rimasti uccisi due soldati. 

Onu valuta richiesta stop a intervento
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sta valutando la richiesta della Russia di interrompere temporaneamente i raid aerei a guida saudita nello Yemen. I membri del Consiglio, ha detto il presidente - Dina Kawar, che è anche l'ambasciatore della Giordania all'Onu - hanno bisogno di tempo per "riflettere sulla proposta", scrive la Bbc online. Venerdì scorso la Russia ha presentato una bozza di risoluzione ad una sessione del Consiglio di Sicurezza a New York in cui ha chiesto pause "regolari e obbligatorie" nei bombardamenti per permettere la messa in salvo di stranieri rimasti bloccati dal conflitto.

Tensioni Turchia e Iran
E il conflitto in Yemen ha forti ripercussioni sugli equilibiri internazionali. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha deciso di rimandare a martedì prossimo una visita ufficiale a Teheran in programma oggi. Secondo i media locali il rinvio è dovuto alle tensioni diplomatiche tra i due Paesi legate all'intervento armato della coalizione araba a guida saudita contro i ribelli sciiti.

Turchia: sì all'intervento della coalizione araba
Il presidente turco aveva accusato l'Iran di coinvolgimento diretto nella crisi yemenita, giustificando l'intervento della coalizione e generando le proteste di Teheran: diversi parlamentari iraniani avevano chiesto l'annullamento della visita.
 
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