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MONDO

La situazione

Yemen nel caos: il presidente "arrestato" dai ribelli, fuggito il Premier

Il primo ministro Khaled Bahhah si è messo in salvo in un luogo sicuro dopo che i ribelli sciiti hanno circondato la sede del governo a Sanaa. Gli stessi insorti hanno circondato il palazzo presidenziale. Ad Aden le autorità hanno chiuso l'aeroporto ed il porto

(La Presse)
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Il primo ministro yemenita, Khaled Bahhah, ha lasciato il palazzo presidenziale a Sanaa, assediato dai ribelli Houthi, e si è messo in salvo in un luogo "sicuro". Lo riferisce al-Arabiya, aggiungendo così nuovi dettagli sullo Yemen che vive giorni di grande instabilità.

Presidente accerchiato
Gli stessi insorti hanno circondato il palazzo presidenziale e, secondo fonti del presidente Abdel Hadi Mansur, tengono il capo di Stato agli "arresti domiciliari". E' questo il terzo giorno consecutivo in cui va avanti l'assedio da parte dei miliziani sciiti fedeli all'imam Abdel Malik al Houthi dell'abitazione. Ad Aden le autorità hanno chiuso l'aeroporto ed il porto.

Occupata base militare a Sanaa
Secondo quanto riferisce il sito informativo yemenita "al Masdar", in mattinata i miliziani di al Houthi hanno occupato una base militare a Sanaa senza incontrare alcuna resistenza. L'obiettivo era quello di entrare in possesso delle batterie missilistiche in dotazione all'esercito che si trovavano al suo interno. Intanto, le tre province del sud dello Yemen di Aden, Abyen e Lahaj hanno chiuso i loro confini con quelle del nord del paese, per impedire l'arrivo delle milizie sciite dell'imam Abdel Malik al Houthi.

La situazione in  Yemen
Dal settembre scorso i ribelli sciiti del gruppo Houthi hanno preso il controllo di diverse zone di Sanaa. La situazione è degenerata il 17 gennaio, giorno in cui i ribelli hanno preso in ostaggio Ahmed Awad bin Mubarak, capo di gabinetto del presidente Hadi, responsabile del dialogo nazionale tra le forze politiche e i gruppi etnici del Paese .

Gli Houthi sostengono di aver effettuato il sequestro per impedire che venga modificato l'accordo raggiunto con il governo centrale a settembre per la formazione di un governo di unità nazionale. Gli Houthi, inoltre, chiedono il riconoscimento di maggiori diritti per la setta sciita degli zaiditi, a cui appartiene l'ex presidente Ali Abdullah Saleh. In questi mesi di occupazione si sono verificati molti scontri tra i ribelli sciiti e le comunità sunnite residenti soprattutto nella parte meridionale della città.
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