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ITALIA

Il punto

Arcelor Mittal: ci sono condizioni per accordo ma entro fine mese, nessun altro rinvio è possibile

L'audizione alla Camera del commissario straordinario dell'Ilva Da Novi: "Il Governo pronto a entrare nel capitale a patto che AMI vada verso la decarbonizzazione e mantenga i livelli occupazionali"

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"Non c'è altra possibilità di un ulteriore rinvio". Lo ha detto il commissario straordinario dell'Ilva Da Novi in audizione alla Camera, aggiungendo che "siamo lontani da un accordo, puntiamo ad arrivarci per il 29 febbraio, ma attualmente ci sono le condizioni per arrivare ad un accordo". Ed ha aggiunto: in mancanza di un accordo "ciascuna parte se ne prenderà la responsabilità".

"I punti principali dell'accordo" sui quali si sta lavorando per arrivare ad un'intesa "entro fine mese", ha proseguito Da Novi, prevedono "l'anticipo dell'acquisto degli asset Ilva; il mantenimento del prezzo stabilito" nell'accordo originario. "In cambio vi è la disponibilità dello Stato di entrare nella compagine di Ami a fronte di una disponibilità di Mittal a predisporre un nuovo piano industriale con nuove tecnologie green e mantenimento sostanziale del livello occupazionali".

"Il Governo - ha spiegato il commissario - è disponibile a entrare nel capitale e ad accogliere alcune istanze di Arcelor MittalI Italia" della Newco che provvederà alla ristrutturazione e al rilancio dell'ex Ilva, "a costo che Ami accetti la transizione verso la decarbonizzazione nel quadro di new deal voluto dall'Europa". E per i commissari, ha chiosato, "è valido l'accordo del 2018".

"Lo stabilimento di Taranto dovrà produrre valore e deve essere sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale", ha detto ancora Alessandro Da Novi nell'illustrare i punti di un accordo sul quale stanno negoziando i legali delle due parti in vista del termine del 6 marzo fissato dal tribunale per evitare il recesso di Arcelor Mittal. "L'obiettivo è una produzione di 8 milioni di tonnellate e la piena occupazione".

Patuanelli: se a Mittal non piace piano, fare con altri
"Non vorrei parlare di trattativa con Mittal. Noi abbiamo l'idea di riportare lo stabilimento ad essere il più grande e competitivo". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a Milano, circa la vicenda dell'ex Ilva. "C'è una filiera - aggiunge -  che può avere dei vantaggi. Il governo ha un piano e siamo disposti ad entrare come soci di Mittal e incentivare il processo anche per controllare ciò che accade. Questo è il piano del governo se a Mittal va bene sennò lo faremo con qualcun altro".
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