ECONOMIA
Padoan: esploriamo modalità di intervento pubblico
Abi, Visco: "Banche, non escluso intervento pubblico". Patuelli: "Bail in è incostituzionale"
Il Presidente dell'Abi Patuelli: la nuova normativa sulle risoluzioni bancarie e il bail in "contrasta con la Costituzione italiana" che tutela il risparmio e "occorre che venga rivista al più presto". Il governatore della Banca d'Italia Visco: le sofferenze delle banche sono un problema serio, ma non c'è emergenza. Ministro dell'Economia Padoan all'Abi: l'intento del governo è quello di "tutelare il risparmio, secondo il mandato costituzionale"
"Confidiamo nella capacità di successo di un impegno comune volto a superare le attuali difficoltà, ha auspicato Visco. "Non sottovalutiamo - ha aggiunto il governatore - i segnali di preoccupazione, il nervosismo, che provengono dalla situazione dei mercati finanziari e interessano le banche italiane. Insieme con le altre autorità stiamo agendo con determinazione per promuovere efficaci interventi di mercato".
Mps: "Servono interventi decisi, possibili misure di sostegno"
"Le recenti tensioni, che si sono pesantemente riflesse sui corsi azionari, richiedono interventi decisi, che diano in tempi brevi un segnale di inversione di tendenza, e possibili misure di sostegno", ha detto il governatore della Banca d'Italia. Per le difficoltà di Mps il governo starebbe lavorando insieme con la Commissione Ue per una qualche forma di intervento a sostegno.
"In istituti più a rischio sofferenze per 15 miliardi"
"Le banche 'significative' con livelli di crediti deteriorati particolarmente elevati", detenevano alla fine dello scorso anno "15 miliardi di sofferenze, al netto delle svalutazioni già conteggiate in bilancio, anch'esse coperte da garanzie reali e personali".
"I crediti deteriorati non sono un problema"
"Non è corretto parlare del problema dei crediti deteriorati come di un'emergenza per l'intero sistema bancario italiano", ha detto Visco. Secondo il governatore della Banca d'Italia, "il problema è serio, ma può essere gestito". Le stime circolate sui crediti deteriorati, secondo Visco, non sono corrette in quanto "si basano sul presupposto" che i crediti vengano "ceduti immediatamente a metà del valore".
Brexit: "Gli effetti dipenderanno da negoziato lungo e complesso"
Secondo il governatore della Banca d'Italia "nel lungo periodo le ripercussioni dell'esito del referendum sull'economia del Regno Unito e dell'area dell'euro discenderanno dal nuovo assetto degli scambi commerciali e finanziari, che risulterà da un processo negoziale complesso e dagli esiti incerti; nel breve e nel medio periodo l'intensità degli effetti dipenderà dalla rapidità e dalla chiarezza di intenti con cui le autorità politiche risponderanno a questo nuovo shock".
Patuelli: "Rivedere il bail in, è incostituzionale". "Inammissibile veto ad assicurazione depositi Ue"
ll presidente Abi, Antonio Patuelli, durante il suo intervento all'Assemblea annuale ribadisce ancora una volta la necessità che "sia rivista al più presto la normativa sulle risoluzioni e sul bail in" delle banche, "innanzitutto per ciò che contrasta con la Costituzione italiana". Anche perché "innovative iniziative private come il Fondo Atlante e il rinnovato ramo volontario del fondo interbancario, con interventi preventivi, partecipativi e non più a fondo perduto, prevengono i rischi di altre eventuali (e più costose per tutti) risoluzioni e respingono ogni ipotesi di bail in". Secondo il presidente dell'Abi, occorre tuttavia, "un calmiere anche per l'onerosità a carico delle banche per la contribuzione ai numerosi fondi anche obbligatori europei, soprattutto a quelli ai quali l'Italia non ricorre".
"Dopo l'entrata in vigore della Vigilanza unica e del meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie, è inammissibile che qualcuno metta il veto sulla realizzazione del 'terzo pilastro' dell'Unione bancaria, l'assicurazione europea dei depositi". Lo ha detto il presidente Abi, Antonio Patuelli, durante il suo intervento all'Assemblea annuale.
Negli anni scorsi le banche italiane "non hanno avuto i cospicui aiuti di Stato, frequenti altrove, e nell'autunno scorso hanno sopportato i costi morali ed economici di cavillose interpretazioni burocratiche della Commissione europea che hanno impedito i meno onerosi e meno iniqui interventi già decisi dal Fondo interbancario", ha detto il presidente dell'Abi. Patuelli, rivolgendosi alle imprese, ha anche sottolineato che "sono colossali gli sforzi delle Banche in Italia per la ripresa, con tassi ai livelli più bassi, nonostante l'influsso negativo dello spread". "Vi sono condizioni irripetibili per gli investimenti e la ripresa: e' il momento di investire. Se non ora, quando?", ha aggiunto.
"La riduzione dei crediti deteriorati è un obiettivo strategico fondamentale per la ripresa che non deve essere sottovalutato ne' sopravvalutato", ha detto Patuelli. "Di fronte ai crediti deteriorati - ha osservato Patuelli - le banche in Italia, anche con le nuove normative, hanno tante iniziative per ridurre le sofferenze nette che sono ampiamente coperte da garanzie". Patuelli ha ricordato che all'Italia "non è stato permesso delle autorità europee di adottare strumenti di smaltimento dei crediti deteriorati prima introdotti in altra parte d'Europa".
Padoan: esploriamo modalità di interventi dello Stato ammessi da regole Ue
"Il dialogo con le istituzioni europee è "continuo e ha lo scopo di esplorare tutte le modalità di intervento pubblico ammesse dalle regole sugli aiuti di Stato" sulle banche. Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan all'Abi, sottolineando che l'intento del governo è quello di "tutelare il risparmio, secondo il mandato costituzionale".
"La nuova normativa" europea sulle banche "è molto esigente, la sua attuazione ha elementi di flessibilità che vanno sfruttati in pieno soprattutto in caso di rischio sistemico".
Il sistema italiano è "solido soprattutto se confrontati con quelli degli altri Paesi" ma ha "elementi di criticità" che vanno risolte "con soluzioni di mercato, complesse ma possibili ed efficaci se guidate da atteggiamento di cooperazione". Padoan ha spiegato che "la mano pubblica" avrebbe "natura precauzionale. Il governo - ha concluso - si sta adoperando" per mettere a disposizione "strumenti adeguati qualora dovessero necessari".