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MONDO

Rivendicato dal gruppo Mourabitoun, cellula di al-Qaeda

Attacco jihadista in un hotel di Bamako nel Mali. Almeno tre morti, francesi tra gli ostaggi

Uccisi tre terroristi. Incerto il numero degli ostaggi liberati: erano 170. Gli assalitori sarebbero giunti a bordo di una macchina con targa diplomatica. Hanno rilasciato quanti conoscevano il Corano. Gentiloni: allo stato non risultano italiani coinvolti

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Una settimana esatta dopo gli attentati di Parigi, non si ferma il terrore jihadista. Un albergo nel centro di Bamako è stato preso d'assalto questa mattina da un commando armato islamista. Secondo quanto riferisce al-Jazeera si tratterebbe del gruppo 'Mourabitoun', cellula di al-Qaeda, che ha rivendicato l'attacco.

170 ostaggi
Nell'assedio sono state prese in ostaggio 170 persone, 130 clienti e quaranta dipendenti. Dopo ore di assedio, le forze speciali maliane hanno sferrato prima un blitz, poi un secondo assalto e hanno liberato, secondo la tv di Stato, ottanta ostaggi. Secondo altre fonti sarebbero molti di meno circa una trentina. I jihadisti avrebbbero rilasciato quelli che sapevano recitare il Corano. Liberati 5 uomini della Turkish Airlines e 12 dell'Air France. Il Pentagono: fatti uscire sei americani. Per quel che si sa, al momento dell'assalto dentro l'hotel c'erano francesi, indiani, cinesi,turchi e guineiani. 

Almeno tre morti, decine di ostaggi liberati
I morti sono almeno tre, ma alcune fonti ritengono siano quattro. Quelli accertati sarebbero due guardie di sicurezza maliane dell'albergo, e un francese. Un numero non precisato di terroristi (potrebbero essere una decina) sono ancora asserragliati nell'edificio con ostaggi. Sul posto ci sono soldati, polizia e forze speciali maliane, aiutati da forze di peacekeeping Onu Minusma, oltre a truppe francesi, gli uomini della vicina ambasciata. Da Parigi sono intanto partiti alla volta di Bamako una quarantina di 'teste di cuoio' della gendarmeria francese oltre a una decina di esperti della polizia scientifica.

Gentiloni: allo stato non risultano italiani coinvolti
"Al momento non risultano italiani coinvolti nell'attacco in Mali". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in diretta a #Corrierelive ricordando tuttavia che "ci sono nostri connazionali a Bamako e una ventina di militari impegnati nelle diverse missioni". "La situazione è molto tesa, d'altra parte è un paese in cui il rischio islamista e terrorista è molto presente", ha aggiunto.

Hollande: altro attacco barbaro, solidarietà a Mali
"Ancora una volta i terroristi hanno voluto segnare la loro presenza barbara, in luoghi dove possono uccidere e impressionare. Dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà al Mali, un Paese amico", ha detto il presidente francese François Hollande, invitando i francesi a Bamako a raggiungere l'ambasciata e a mettersi al sicuro.

Valls: colpiremo l'Isis senza fermarci
"Colpiremo Daesh (l'Isis, ndr) senza fermarci per annientare le sue capacita d'azione", ha assicurato il premier francese, Manuel Valls, parlando di "minaccia senza precedenti" e "globale".

Fabius: istituita un'unità di crisi
Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha detto che la Francia farà "tutto ciò che necessario" per combattere gli assalitori dell'hotel in Mali e che è stata istituita una "unità di crisi" presso l'ambasciata francese a Bamako. Lo riporta la BBC.

L'albergo degli stranieri
Il Radisson Blu Hotel è un albergo con clientela internazionale, molto frequentato da diplomatici e da uomini d'affari stranieri, considerato il più sicuro della città e dove dunque alloggiano spesso gli equipaggi di Air France che fanno scalo nella città.

Arrivati a bordo in un'auto con targa diplomatica
L'attacco jihadista all'albergo, situato nella zona residenziale della citta, è cominciato intorno alle 7 di mattina. Gli assalitori sono arrivati a bordo di un'auto immatricolata con targa diplomatica: sparavano colpi di arma da fuoco e urlavano Allah Akbar, ha raccontato un testimone. Sekouba Bambino Diabate, un cantante guineiano rimasto intrappolato e che è riuscito a liberarsi, ha raccontato di aver sentito i terroristi parlare tra di loro in inglese.

Jihadisti di Ansar Dine
Secondo al-Jazeera, jihadisti sono uomini di Ansar Dine; la sicurezza maliana, ha invece chiamato in causa il gruppo militante al-Mourabitoun, legato al Al Qaeda. Le autorità francesi hanno chiesto ai loro connazionali in città di non uscire dalle case e hanno chiuso tanto la scuola che il liceo francese della capitale.

La situazione in Mali
Tutto il settore settentrionale del Mali fu occupato da milizie jihadiste, alcune con legami ad al-Qaeda, per gran parte del 2012. Molti gruppi jihadisti furono snidati grazie a un'operazione militare internazionale su iniziativa francese, lanciata nel gennaio 2013 e che è ancora in corso. Ma alcune zone del Paese rimangono ancora fuori dal controllo delle forze maliane straniere. E se fino a qualche tempo fa gli attacchi jihadisti erano rimasti concentrati nel nord, dall'inizio del 2015 si sono estesi al centro e, da giugno, al sud del Paese.
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