ECONOMIA
"Giorno del giudizio" per 51 istituti
Banche, attesa per i risultati degli stress test
L'Eba misura la resistenza delle banche in caso di recessione. Occhi puntati su Monte Paschi e Deutsche Bank
Cinque le italiane coinvolte: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Popolare, Ubi Banca e, infine, quella che verrà seguita con maggiore attenzione: Monte dei Paschi di Siena.
Da tempo circolano numerose ipotesi di stampa su un possibile aumento di capitale da parte del gruppo toscano, le più recenti indicano una operazione da 5 miliardi di euro. Da tempo è noto che le banche italiane, e Mps in particolare presentano una elevata quota di crediti deteriorati che limitano sia la capacità di erogare nuovi prestiti, sia le prospettive di redditività.
In una lettera di risposta all'interpellanza di un europarlamentare, pubblicata mercoledì, il presidente della Bce Mario Draghi ha ribadito che l'istituzione è favorevole a provvedimenti che facilitino lo smaltimento dei Non performing loans (Npl). Ricordando che la loro definizione spetta alle autorità nazionali.
Stavolta comunque non sarà semplice suddividere le 51 banche con la classica catalogazione di "promosse" e "bocciate", perché l'Eba non quantificherà essa stessa eventuali carenze patrimoniali (shortfall) rispetto ad un obiettivo prestabilito, come accaduto con gli stress test di 2011 e 2014. L'autorità si limiterà infatti ad indicare la sua stima su quello che sarà il coeffieciente patrimoniale Tier1 di ogni banca a fine 2018, partendo dai dati dichiarati a fine 2015, con uno scenario di base e uno scenario "avverso". L'intento dell'esercizio sarebbe quello di fornire alle autorità nazionali, alla vigilanza Bce e alle banche stesse uno strumento per valutare eventuali interventi.
Oltre alla banca senese un altro caso sotto i riflettori sarà quello di Deutsche Bank, che ha appena riferito di un quasi azzeramento degli utili nel II trimestre e che deve fare i conti con costosi contenziosi giudiziari negli Usa e una pesante esposizione a prodotti finanziari derivati. L'Eba pubblicherà i risultati della simulazione piuttosto tardi, alle 22 italiane, per attendere anche la chiusura dei mercati americani dove sono posizionate diverse delle istituzioni coinvolte, tra cui la stessa Deutsche Bank.
I risultati poi saranno oggetto della valutazione della vigilanza Bce che in autunno/inverno condurrà l'esame Srep e quindi fatalmente porteranno a correzioni per quelle banche che dovessero riscontrare debolezze. Già diversi istituti tuttavia hanno messo in cantiere o eseguito rafforzamenti patrimoniali (Mps e Unicredit in Italia ad esempio) attraverso cessioni o piani per aumenti di capitale.