ECONOMIA
Commercio estero, vola l'export delle regioni meridionali
Nel quarto trimestre 2016 l'export di tutte le ripartizioni territoriali italiane risulta in crescita rispetto al trimestre precedente: +5,3% per l'Italia meridionale e insulare, +4,2% per l'Italia centrale, +2,8 per le regioni nord-orientali e +1,6% per quelle nord-occidentali. I dati del quarto trimestre mostrano l'export di tutte le ripartizioni territoriali in crescita rispetto al trimestre precedente: +5,3% per l'Italia meridionale e insulare, +4,2% per l'Italia centrale, +2,8 per le regioni nord-orientali e +1,6% per quelle nord-occidentali.
Tornando al risultato dell'intero anno, le regioni che contribuiscono di più alla crescita delle esportazioni nazionali sono, oltre alla Basilicata, Lombardia (+0,8%), Emilia-Romagna (+1,5%), Friuli-Venezia Giulia (+6,3,%), Veneto (+1,3%), Abruzzo (+9,7%), Marche (+5,6%), Lazio (+3,0%) e Liguria (+7,7%). Più in dettaglio, l'aumento delle vendite di autoveicoli dalla Basilicata, di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, da Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Liguria e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche contribuisce alla crescita dell'export nazionale per un punto percentuale. Nello stesso periodo, la diminuzione delle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e di autoveicoli dal Piemonte fornisce un contributo negativo per mezzo punto percentuale alle vendite nazionali sui mercati esteri.
Le vendite dalla Basilicata e dal Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti e quelle dalla Toscana verso la Svizzera e la Francia forniscono un impulso positivo all'export nazionale, mentre flettono le vendite del Piemonte verso gli Stati Uniti e del Lazio verso il Belgio.