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Tecnologia
Coronavirus, Apple e Google alleate per tracciare il contagio
Sviluppatori al lavoro anche in Italia con i ministeri della Salute e dell'Innovazione
Il ceo di Apple, Tim Cook, ha ufficializzato su Twitter l'intesa raggiunta con il ceo di Google, Sundar Pichai. "Visto - spiega Cook - che il Covid-19 può essere trasmesso attraverso la prossimità degli individui, i responsabili della salute pubblica hanno identificato nel tracciamento uno strumento utile per contenere l'epidemia.
Autorità sanitarie, università e associazioni non governative stanno svolgendo nel mondo un importante lavoro per sviluppare un sistema di tracciamento tecnologico. Per dare una mano, Apple e Google lanceranno una soluzione che preveda l'applicazione di interfacce Apls e un sistema operativo che renda possibile tracciare i contatti, mantenendo una forte protezione della privacy dell'utente".
Entrambe le aziende contano di rilasciare una prima applicazione del sistema già a maggio. Sarà compatibile con i sistemi Android e iOS, utilizzando le app delle autorità sanitarie pubbliche.
Come funzionerà
La tecnologia funziona sfruttando i segnali Bluetooth a breve distanza; il tracciamento dei contatti va confrontato con un registro di altri telefoni con i quali risulta essere stati in prossimità.
I dati possono essere utilizzati per avvisare gli utenti che potrebbero essere stati vicino a portatori del coronavirus. Per farlo, i proprietari dei cellulari dovranno aver installato le app e accettato di condividere i dati con le autorità sanitarie pubbliche.
Altre app in sviluppo
Diversi programmatori nel mondo hanno già creato o stanno creando app di questo tipo, ad esempio di quanto hanno fatto Paesi come Singapore e Cina, per cercare di contenere la pandemia.
In Europa, la Repubblica Ceca ha annunciato che lancerà la sua app dopo Pasqua. Anche Gran Bretagna e Germania lavorano ai i propri strumenti di tracciamento dei contatti, mentre l'Italia ha istituito una Task force coordinata dal ministero dell'Innovazione che lavora in collaborazione con il dicastero della Salute su un'app per l'utilizzo dei dati per contrastare il contagio da coronavirus.