Coronavirus
"Crisi senza precedenti"
Coronavirus, G20: "Il virus non ha confini, impegno a fronte unito"
Questa pandemia deve essere combattuta con "una risposta globale trasparente, robusta, coordinata, su larga scala e basata sulla scienza e nello spirito di solidarietà". I paesi sono quindi "fortemente impegnati a presentare un fronte unito contro questa minaccia comune" si legge nel documento finale. Fmi: "Sostenere Pmi e famiglie. Crisi sarà lunga". Johnson al G20: "Serve cooperazione scientifica, Gb primo contributore in finanziamenti su ricerca vaccino"
La pandemia di Covid-19, scrivono i 20 leader nel documento finale dell'incontro di oggi, è "senza precedenti" e "non rispetta i confini". Deve essere combattuta con "una risposta globale trasparente, robusta, coordinata, su larga scala e basata sulla scienza e nello spirito di solidarietà". I paesi sono quindi "fortemente impegnati a presentare un fronte unito contro questa minaccia comune".
Il G20 - prosegue il documento dei leader - è impegnato a fare tutto il necessario per superare la pandemia, insieme alla Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), al Fondo monetario internazionale, alla Banca mondiale, alle Nazioni Unite e alle altre organizzazioni internazionali. Siamo determinati a non risparmiare sforzi, si individuali che collettivi, per proteggere vite, salvaguardare posti di lavoro e redditi, ripristinare la fiducia, preservare la stabilità finanziaria, rilanciare la crescita e una ripresa più forte, minimizzare le interruzioni del commercio e delle catene di approvvigionamenti, fornire aiuto a tutti i paesi che ne hanno bisogno, coordinare misure di salute pubblica e finanziarie".
Von der Leyen-Michel: "G20 ruolo chiave per azione rapida e globale"
"Eventi senza precedenti richiedono un'azione senza precedenti. Un'azione globale, rapida, massiccia e coordinata è necessaria sul piano sanitario ed economico per salvare vite umane ed evitare un'ulteriore crisi economica. Il G20 ha un ruolo fondamentale nel garantire tale coordinamento globale". E' quanto si legge in una nota congiunta del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e della Commissione europea Ursula von der Leyen dopo il vertice straordinario del G20 sul Coronavirus. Michel e von der Leyen hanno aggiunto che "al fine di limitare l'impatto economico sulle nostre economie - e per mantenere la nostra capacità di produrre e fornire le necessarie attrezzature protettive e mediche - è fondamentale mantenere aperti i flussi commerciali e le catene di approvvigionamento ed evitare eventuali nuove restrizioni". "L'Ue ha invitato i membri del G20 ad aiutarsi a vicenda nel rimpatriare i cittadini bloccati all'estero che desiderano tornare a casa".
Unprecedented events call for unprecedented action. Fast, massive and coordinated global action is necessary on the health and economic fronts to save lives and avoid a further economic crisis.#G20VirtualSummit statement with @eucopresident Charles Michel
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 26, 2020
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Fmi: "Sostenere famiglie e Pmi. Paesi ricchi aiutino quelli più poveri"
Bisogna sostenere "le famiglie e le grandi e piccole imprese in modo che possano restare a galla e tornare rapidamente al lavoro. Altrimenti ci vorranno anni per superare gli effetti dei diffusi fallimenti e dei licenziamenti". E' quanto ha affermato il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, durante il summit straordinario del G20. "Tale sostegno accelererà l'eventuale ripresa, e ci metterà in una condizione migliore per affrontare sfide come l'eccesso di debito e i flussi commerciali", ha aggiunto.
ll Fondo monetario internazionale ha ribadito quindi la necessità che i Paesi più ricchi aiutino quelli più poveri a superare la crisi sanitaria e finanziaria provocata dalla pandemia. Il G20 ha 'già preso misure straordinarie' ma è 'fondamentale riconoscere l'importanza di aiutare i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo' a superare questo momento, ha detto ancora il direttore generale del Fondo. Georgieva ha ribadito che l'Fmi si attende 'una contrazione della produzione globale nel 2020 e una ripresa nel 2021' e ha sottolineato come l'entità della contrazione e quanto veloce sarà la ripresa 'dipende dalla velocità di contenimento della pandemia e da quanto forti e coordinate saranno le nostre azioni di politica monetaria e fiscale'.
Johnson al G20: serve cooperazione scientifica
Il Regno Unito si propone come "il primo contributore al mondo" nella ricerca di un vaccino contro il coronavirus, con uno stanziamento da 210 milioni di sterline a un fondo ad hoc. Lo sottolinea Downing Street, sintetizzando il messaggio rivolto dal premier Boris Johnson al vertice virtuale sull'emergenza Covid-19 con gli altri leader del G20. "Mentre i nostri straordinari medici e infermieri combattono contro il coronavirus sul fronte interno" degli ospedali dell'Nhs (il servizio sanitario nazionale), questo finanziamento record britannico aiuterà il mondo intero nello sforzo per trovare un vaccino", ha detto Johnson. "Il mio appello ai paesi e ai governi del G20 - ha aggiunto - è di alzare la posta e affiancarci per sconfiggere il virus attraverso quella "risposta globale e basata sulla scienza, trasparente, robusta e coordinata", che i 20 leader hanno richiamato in un documento comune impegnandosi a dar prova di "spirito di solidarietà".