MONDO
Netanyahu: "Si accantoni il rapporto sui diritti umani"
Crimini di guerra a Gaza, si dimette il capo dell'inchiesta Onu
William Schabas lascia la carica presidente della commissione di inchiesta. Il magistrato canadese denuncia "Ho ricevuto aspre critiche israeliane, non voglio rappresentare un ostacolo alla pubblicazione" del rapporto
ha
scritto di essere stato oggetto di aspre critiche israeliane. Inoltre, il magistrato spiega di non voler rappresentare un ostacolo alla pubblicazione di un rapporto, previsto per marzo.
Netanyahu: "Accantonare il rapporto"
Nel giorno delle dimissioni di Schabas, il premier israeliano Netanyahu ha chiesto di cancellare l'inchiesta e ha accolto con favore la decisione del magistrato canadese. "Adesso bisogna cancellare la pubblicazione del rapporto che è stato redatto per iniziativa della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite", ha detto Netanyahu, "un organismo anti-israeliano che con le sue decisioni ha dimostrato che non ha nulla a che vedere con i diritti umani". Lo stesso governo israeliano parla delle dimissioni di Schabas come un "grande risultato di diplomazia":
La reazione dell'Olp: "Intimidazioni di Israele"
Dura la reazione dell'autorità palestinese. Le dimissioni sono un nuovo tentativo di "intimidazione" da parte dello Stato ebraico per restare "al di sopra della legge", queste le parole di una delle dirigenti dell'Olp. "La vera ragione", spiega Hanan Ashrawi , "è che Israele ha per abitudine di utilizzare tutto ciò che può per attaccare, diffamare e screditare coloro che indagano sui suoi comportamenti per evitare di dover rendere conto". "Con l'intimidazione", continua Ashrawi, "Israele vuole continuare ad essere trattato come un Paese al di sopra delle leggi", conclude.
Il magistrato canadese William Schabas si è dimesso dalla commissione di inchiesta Onu che indaga sul conflitto del 2014 a Gaza, tra Israele e Hamas. Schabas guidava il team e in una lettera di dimissioni
scritto di essere stato oggetto di aspre critiche israeliane. Inoltre, il magistrato spiega di non voler rappresentare un ostacolo alla pubblicazione di un rapporto, previsto per marzo.
Netanyahu: "Accantonare il rapporto"
Nel giorno delle dimissioni di Schabas, il premier israeliano Netanyahu ha chiesto di cancellare l'inchiesta e ha accolto con favore la decisione del magistrato canadese. "Adesso bisogna cancellare la pubblicazione del rapporto che è stato redatto per iniziativa della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite", ha detto Netanyahu, "un organismo anti-israeliano che con le sue decisioni ha dimostrato che non ha nulla a che vedere con i diritti umani". Lo stesso governo israeliano parla delle dimissioni di Schabas come un "grande risultato di diplomazia":
FM Liberman: "#Schabas' resignation is yet another achievement of Israeli #diplomacy."
http://t.co/VPrYVqNiDM pic.twitter.com/NPScmoj78x
— Israel Foreign Min. (@IsraelMFA) February 3, 2015
La reazione dell'Olp: "Intimidazioni di Israele"
Dura la reazione dell'autorità palestinese. Le dimissioni sono un nuovo tentativo di "intimidazione" da parte dello Stato ebraico per restare "al di sopra della legge", queste le parole di una delle dirigenti dell'Olp. "La vera ragione", spiega Hanan Ashrawi , "è che Israele ha per abitudine di utilizzare tutto ciò che può per attaccare, diffamare e screditare coloro che indagano sui suoi comportamenti per evitare di dover rendere conto". "Con l'intimidazione", continua Ashrawi, "Israele vuole continuare ad essere trattato come un Paese al di sopra delle leggi", conclude.