POLITICA
Roma
Direzione del Pd, Renzi: "Non voglio scissioni, congresso prima delle elezioni"
Il segretario del Partito democratico: "Basta resa dei conti, diamoci una regolata". Partecipano, senza intervenire, Gentiloni e Padoan. Il governatore Emiliano: mi candido, è necessario. Al termine della direzione si voterà una mozione per chiedere l'assemblea nazionale
Depersonalizzare il post referendum
"Io mi sono dimesso perché nel momento in cui si perde una sfida è giusto che si paghi pegno di quello che si è perso". Renzi chiede quindi al partito di "depersonalizzare almeno il post referendum". La politica italiana vive "adesso una incredibile situazione, è totalmente bloccata e noi dobbiamo farcene carico", sottolinea.
Basta resa dei conti nel Pd
Matteo Renzi alla Direzione inoltre invita gli esponenti del partito a 'darsi una regolata'. "Se digiti su Google 'resa dei conti Pd' - dice Renzi - "emerge un dato sconvolgente... anche basta, diamoci una regolata tutti insieme".
"Agli amici e compagni della minoranza voglio dire mi dispiace se costituisco il vostro incubo ma voi non sarete mai il nostro avversario; per noi gli avversari sono fuori da questa stanza ed è bene ridirselo con forza e chiarezza in un passaggio pre congressuale", ha detto Renzi.
Renzismo e Trumpismo
"Qualcuno pensa che il congresso del Pd serva per costruire una alternativa al renzismo, a mio giudizio il congresso del Pd dovrebbe costruire una alternativa al trumpismo, al lepensimo, al massimo al grillismo", ha concluso il segretario Pd.
Il passaggio sulle elezioni
Per il segretario Pd, "il voto delle elezioni politiche e le elezioni sono due concetti divisi". "Io non sono più il presidente del Consiglio - ha detto Renzi - non sono il ministro dell'Interno né il Capo dello Stato. Il tema di quando si vota non lo decido io.Il congresso non c'entra con le elezioni. Da qui a un anno a meno di dichiarare guerra a S.Marino si andrà a votare. Facciamoci trovare pronti".
Non aumentare le tasse
"Non possiamo spremere i cittadini", ha detto quindi Matteo Renzi, parlando alla direzione del Pd del fisco. "La riduzione delle tasse sta riportando l'Italia ad essere in condizioni simili agli altri Paesi. Il tema di non aumentare le tasse è un principio di serietà da parte nostra con i cittadini", ha affermato l'ex premier.
In bocca al lupo ai candidati segretari
Renzi ha infine augurato in bocca al lupo ai tre esponenti Pd - il deputato Speranza, e i governatori Emiliano e Rossi - che hanno annunciato che si candideranno alla guida del Pd. "Se vinceranno loro sarò il primo a congratularmi. Sarà affascinante potersi confrontare", ha concluso il segretario.
Gentiloni e i ministri lasciano la direzione
Dopo il discorso di Renzi hanno preso la parola il ministro Delrio, Cuperlo e Bersani. In seguito, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il ministro dell'economia, Piercarlo Carlo Padoan ed il ministro Marianna Madia hanno lasciato la riunione.
Mozione per Assemblea nazionale
Al termine della direzione del Pd si voterà una mozione per chiedere l'assemblea nazionale che dovrebbe già tenersi sabato. È quanto si apprende da fonti parlamentari dem. Sarà nel 'Parlamentino' dei mille delegati che si aprirà la nuova fase. La minoranza dem, invece, con un'altra mozione punta ad allungare i tempi del congresso.
Il governatore Emiliano: mi candido, è necessario
Nel corso dei lavori Michele Emiliano, il presidente della Puglia, ha annunciato la propria candidatura a segretario Pd al prossimo congresso.
Speranza a Renzi: la tua diga non regge più
Secondo l'ex capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, la scissione di fatto è già avvenuta. E dice a Renzi che la sua diga non regge più.
Rossi: azione governo Renzi inadeguata
Il governatore toscano, Enrico Rossi, ha chiesto di abbassare i toni e anche lui si candiderà a segretario del Pd.