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POLITICA

La consultazione non è riconosciuta da Kiev

Ucraina, il giorno del referendum controverso

Il Donbass vota la secessione dall'Ucraina. La Guardia Nazionale Ucraina avrebbe ucciso un uomo, ma le autorità di Kiev smentiscono

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Sì alla secessione con almeno l'89% dei consensi. La regione di Donetsk sceglie di staccarsi da Kiev, secondo quanto riferiscono fonti filorusse. L'affluenza si sarebbe attestata al 70%. Oltre che nel Donbass, si è votato anche in un'altra regione russofona, il Lugansk.

Il lutto del comandante della polizia
Non è chiaro se il comandante della polizia di Mariupol, Valeri Androshchuk, sia sia suicidato o se la sua morte sia una messa in scena: è stato trovato impiccato su un albero vicino all'aerodromo locale. "Con ogni probabilità sono stati gli abitanti infuriati", ha detto uno dei leader dei separatisti russi, sostenendo che Androshchuk aveva aperto il fuoco contro i residenti durante la festa della vittoria del 9 maggio, giorno di scontri con le forze di Kiev. 

Spari su manifestanti filorussi, un morto
Le truppe fedeli a Kiev avrebbero aperto il fuoco su una folla di manifestanti filorussi a Krasnoarmeisk uccidendo uno di loro e ferendone un altro. Lo sostiene il giornalista Timur Olevski, citato dal Kyiv Post, precisando che a sparare sarebbe stato il battaglione "Dnipro" della Guardia nazionale, un corpo formato per lo più da volontari che hanno partecipato alla rivolta di Maidan. Le autorità di Kiev negano che siano stati gli agenti della Guardia nazionale a sparare. Nel villaggio di Baranokova, dove gli abitanti hanno provato a bloccare l'avanzata della Guardia nazionale di Kiev, risultano altre due persone ferite

L'affluenza
Intanto, sempre secondo i filorussi l'affluenza è molto alta: nella regione "ha superato il 75%", mentre nella regione di Donetsk si è fermata poco sotto il 70%, al 69,21%, secondo il capo dell'ufficio elettorale Roman Lyagin. A Krasnoarmeisk, dove i seggi sono chiusi prima per motivi di sicurezza l'affluenza è stata del 77,08%. E la tensione resta altissima, nella giornata del voto che per l'Occidente è una farsa illegale. Per il presidente francese Hollande, le consultazioni sono "fasulle" e comunque "nulle": Ribadiscono gli Usa: disappunto nei confronti di Mosca che non ha usato la sua influenza per impedire le consultazioni che, come già annunciato, "non riconosceremo". Condanna anche dall'Unione Europea, che considera "illegali" e "non riconosce il risultato" dei "cosiddetti referendum" organizzati dai separatisti filorussi a Luhansk e Donetsk. Lo afferma la portavoce di Catherine Ashton, alto rappresentante per la politica estera Ue. 

Sequestrate 100 mila schede contraffatte
Sul voto, oltre alle tensioni che infiammano la regione, anche l’ombra dei brogli. Sabatoi, secondo quanto riportano alcuni siti ucraini, un gruppo di ribelli filorussi è stato fermato con oltre 100 mila schede elettorali sulle quali era già stata espresso il voto a favore dell’indipendenza per la cosiddetta Repubblica di Donetsk. Le schede sarebbero state distribuite anche in molti luoghi di lavoro. Nel corso dell’operazione sarebbero state sequestrate le schede contraffatte, armi e munizioni. 

 
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