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Dpcm, Crisanti: "Provvedimento coraggioso e indispensabile"
"Sicuramente non ha fatto contenti tutti, anzi ha scontentato molti, ma non credo fosse evitabile", ha detto il virologo
Per Crisanti il nuovo Dpcm è quindi "un provvedimento coraggioso e indispensabile. Sicuramente non ha fatto contenti tutti, anzi ha scontentato molti, ma non credo fosse evitabile", dice l'esperto.
"L'unica cosa che non condivido è la chiusura di cinema e teatri, perché essendo stato all'opera un paio di volte mi sono reso conto che eravamo tutti distanziati e con la mascherina".
Se funzioneranno le misure decise "lo vedremo fra 2 settimane", ma il virologo si dice "speranzoso". Ricorda infatti che "ci sono tutta una serie di studi, e di scienziati anche di altri Paesi, che indicano come questo tipo di misure dovrebbe stabilizzare i contagi". Per Crisanti l'obiettivo deve infatti essere quello di "abbassarli" in modo da poter "ripartire con il tracciamento, che però - ammonisce - deve essere potenziato con misure senza precedenti". Già "mesi fa" il microbiologo avrebbe infatti "creato un sistema di sorveglianza per interrompere la trasmissione" di Sars-CoV-2 "e non trovarci in questa situazione. Io mi auguro che le nuove misure facciano effetto, che i contagi si stabilizzino ed eventualmente diminuiscano, ma una volta che questo accade tutti noi dobbiamo porci il problema di come consolidiamo il risultato", ripete Crisanti. "Non è che poi riapriamo e i contagi restano bassi", dunque "non si può andare avanti con questa spirale". Cosa bisognerà fare? "Immuni è solo uno degli strumenti", precisa il virologo. "Se funzionasse bene, con 20mila casi al giorno avremmo 200mila notifiche quotidiane che nessun paese al mondo è in grado di gestire". Perciò bisogna prima "riportare le infezioni a un livello gestibile" e poi "dobbiamo avere Immuni, dobbiamo avere un sistema di tracciamento, potenziare i tamponi, renderli accessibili a chiunque ne abbia bisogno e utilizzarli per interrompere le catene di trasmissione".