MONDO
Partecipazione in crescita
Regionali in Francia: trionfa il Front National. Le Pen: "Il Paese rialza la testa"
Nel primo turno il partito di estrema destra raccoglie circa il 30% delle preferenze, davanti ai Républicains di Nicolas Sarkozy e ai Socialisti di Francois Hollande. E' davanti in 6 Regioni su 12. Il Partito Socialista ritira i candidati nelle due Regioni dove sono candidate Marine Le Pen e la nipote Marion. Campagna elettorale dominata dal tema sicurezza dopo le stragi di Parigi
Parigi
Vittoria storica per il Front National di Marine Le Pen nel primo turno delle elezioni Regionali francesi. Il partito di estrema destra ha raccolto quasi il 30% dei voti, un risultato senza precedenti. Alle sue spalle i Républicains di Nicolas Sarkozy che si assestano intorno 27%. Staccati, con il 23% circa, i Socialisti di Francois Hollande.
FN in testa in 6 Regioni su 12
A tre settimane dagli attentati terroristici che hanno provocato la morte di 130 persone a Parigi, il dibattito elettorale è stato ampiamente dominato dai temi della sicurezza. Il Front National è il primo partito a livello nazionale e in 6 Regioni su 12. Nella Regione Nord-Pas-de-Calais-Picardie, dove Marine Le Pen è candidata alla presidenza, ha ottenuto il 41% circa delle preferenze. La nipote Marion-Maréchal Le Pen, nella regione Provence-Alpes-Cote-d'Azur è invece accreditata del 41,3%. Si andrà comunque al secondo turno, perché per l'assegnazione delle Regioni è necessaria la maggioranza dei voti. I Républicains sono invece avanti in 4 Regioni e i Socialisti in 2.
Le Pen: "La Francia rialza la testa"
Grande entusiasmo nel quartier generale del Front National. "La Francia rialza la testa", ha detto Marine Le Pen. Poi ha rivendicato: "Siamo il primo partito in Francia. Siamo l'unico fronte che difende la nazione e la sovranità. Il solo che può riconquistare il territorio perduto di Calais".
Sarkozy: il verdetto è netto, no a accordi per il secondo turno
Secondo il presidente della destra dei Républicains, Nicolas Sarkozy, "il verdetto dei francesi è netto" ed "è necessario comprendere l'esasperazione profonda di tutti i francesi, di tutti quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese o intraprendono una iniziativa e gli è impossibile portala avanti. Si disprezza la loro identità e si modifica il loro stile: non ascoltare la loro esasperazione sarebbe da irresponsabili". Sarkozy ha inoltre aggiunto che il centro-destra "non si ritirerà né si fonderà" con liste di sinistra per impedire la vittoria del Front National nei ballottaggi che si terranno in Francia domenica prossima.
Il Partito Socialista ritira i candidati
Per cercare di bloccare l'avanzata di Marine e Marion Le Pen, il Partito socialista ha invece deciso di ritirare i suoi candidati dal secondo turno elettorale nelle regioni in cui dà per certa la sconfitta: la grande regione dell'est (Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena), il Nord-Pas-de-Calais-Picardie e il PACA (Provenza-Alpi-Costa azzurra). Una mossa che non è stata presa bene da Jean-Pierre Masseret, candidato in Alsazia, che ha annunciato che non rispetterà la direttiva del partito.
I socialisti dunque rinunciano ai delegati in consiglio regionale nel tentativo di frenare la corsa del Front National e favorire così nella competizione i repubblicani.
Il portavoce del governo: sinistra maggioritaria
Il portavoce del governo francese, Stephane Le Foll, ha invece affermato che la somma dei voti della sinistra è maggioritaria, benché il Partito socialista risulti solo la terza forza politica dopo il Front National, primo, e i Repubblicani. "Il totale della sinistra, della quale si dice sia in difficoltà, deve superare il 36%, il che ne fa la prima forza di Francia". Nel suo ragionamento, Le Foll ha sommato i consensi ottenuti dai Socialisti, dai Verdi e dal Fronte della sinistra.
Salvini: "Grande Marine"
Entusiasta il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, fra i primi a congratularsi con il Front National. "Grande Marine, cambia la Francia - ha commentato - Cambieranno anche Europa e Italia: più sicurezza e più lavoro".
Affluenza in crescita
Alle urne erano chiamati 44,6 milioni di francesi per eleggere 1.757 consiglieri regionali e 153 consiglieri territoriali (Corsica, Guyana e Martinica) scegliendoli dai 21.456 candidati di 171 liste. Il dato dell'affluenza è stato del 50,38%, circa 4 punti percentuali in più rispetto al corrispondente dato delle regionali del 2010.
FN in testa in 6 Regioni su 12
A tre settimane dagli attentati terroristici che hanno provocato la morte di 130 persone a Parigi, il dibattito elettorale è stato ampiamente dominato dai temi della sicurezza. Il Front National è il primo partito a livello nazionale e in 6 Regioni su 12. Nella Regione Nord-Pas-de-Calais-Picardie, dove Marine Le Pen è candidata alla presidenza, ha ottenuto il 41% circa delle preferenze. La nipote Marion-Maréchal Le Pen, nella regione Provence-Alpes-Cote-d'Azur è invece accreditata del 41,3%. Si andrà comunque al secondo turno, perché per l'assegnazione delle Regioni è necessaria la maggioranza dei voti. I Républicains sono invece avanti in 4 Regioni e i Socialisti in 2.
Le Pen: "La Francia rialza la testa"
Grande entusiasmo nel quartier generale del Front National. "La Francia rialza la testa", ha detto Marine Le Pen. Poi ha rivendicato: "Siamo il primo partito in Francia. Siamo l'unico fronte che difende la nazione e la sovranità. Il solo che può riconquistare il territorio perduto di Calais".
Sarkozy: il verdetto è netto, no a accordi per il secondo turno
Secondo il presidente della destra dei Républicains, Nicolas Sarkozy, "il verdetto dei francesi è netto" ed "è necessario comprendere l'esasperazione profonda di tutti i francesi, di tutti quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese o intraprendono una iniziativa e gli è impossibile portala avanti. Si disprezza la loro identità e si modifica il loro stile: non ascoltare la loro esasperazione sarebbe da irresponsabili". Sarkozy ha inoltre aggiunto che il centro-destra "non si ritirerà né si fonderà" con liste di sinistra per impedire la vittoria del Front National nei ballottaggi che si terranno in Francia domenica prossima.
Il Partito Socialista ritira i candidati
Per cercare di bloccare l'avanzata di Marine e Marion Le Pen, il Partito socialista ha invece deciso di ritirare i suoi candidati dal secondo turno elettorale nelle regioni in cui dà per certa la sconfitta: la grande regione dell'est (Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena), il Nord-Pas-de-Calais-Picardie e il PACA (Provenza-Alpi-Costa azzurra). Una mossa che non è stata presa bene da Jean-Pierre Masseret, candidato in Alsazia, che ha annunciato che non rispetterà la direttiva del partito.
I socialisti dunque rinunciano ai delegati in consiglio regionale nel tentativo di frenare la corsa del Front National e favorire così nella competizione i repubblicani.
Il portavoce del governo: sinistra maggioritaria
Il portavoce del governo francese, Stephane Le Foll, ha invece affermato che la somma dei voti della sinistra è maggioritaria, benché il Partito socialista risulti solo la terza forza politica dopo il Front National, primo, e i Repubblicani. "Il totale della sinistra, della quale si dice sia in difficoltà, deve superare il 36%, il che ne fa la prima forza di Francia". Nel suo ragionamento, Le Foll ha sommato i consensi ottenuti dai Socialisti, dai Verdi e dal Fronte della sinistra.
Salvini: "Grande Marine"
Entusiasta il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, fra i primi a congratularsi con il Front National. "Grande Marine, cambia la Francia - ha commentato - Cambieranno anche Europa e Italia: più sicurezza e più lavoro".
Affluenza in crescita
Alle urne erano chiamati 44,6 milioni di francesi per eleggere 1.757 consiglieri regionali e 153 consiglieri territoriali (Corsica, Guyana e Martinica) scegliendoli dai 21.456 candidati di 171 liste. Il dato dell'affluenza è stato del 50,38%, circa 4 punti percentuali in più rispetto al corrispondente dato delle regionali del 2010.