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ECONOMIA

Piace l'operazione americana

Fiat festeggia con un +16,4% in Borsa l'operazione Chrysler

Dopo l'accordo con il fondo Veba per il controllo del gruppo, il Lingotto "brinda" a Piazza Affari, segnando un rialzo in apertura del 13.3%. Gli analisti consigliano l'acquisto ma invitano a tenere d'occhio l'indebitamento del gruppo. Intanto, spread tra titoli di stato italiani e tedeschi al minimo da luglio 2011. Calano però le immatricolazioni: - 10% rispetto al 2012

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Milano I mercati salutano con entusiasmo l'accordo siglato da Fiat e fondo Veba per il controllo della casa automobilistica americana Chrysler. Il titolo del Lingotto in apertura di Borsa a Milano non riesce a fare prezzo. Poi, vola a 6,92 euro chiudendo con un balzo del 16,4%. Sale anche il titolo Exor - holding di controllo del gruppo torinese - a 30,2 euro, in crescita del 4,46%.
Buone notizie anche sul fronte spread, il differenziale di rendimento tra titoli di stato. Rispetto ai bund tedeschi, i nostri buoni del tesoro scendono a 204 punti, il minimo da luglio 2011. I Btp decennali scendono sotto il 4%, al minimo dallo scorso maggio.

Gli analisti
Per analisti come Banca Akros e Hammer Partner, Fiat è ora un titolo ''buy'', e cioè da comprare. Altri, come, Exane fanno notare che dopo l'euforia iniziale i mercati valuteranno i fondamentali del gruppo e in quest'ottica potrebbe pesare ''il forte indebitamento'', facendo così scendere il prezzo

Momento epocale
Il presidente e l'amministratore delegato di Fiat John Elkann e Sergio Marchionne inviano una lettera ai dipendenti del gruppo, in cui parlano di ''momento epocale''. ''L'emozione con cui scriviamo - si legge nella missiva - è quella di chi negli ultimi quattro anni e mezzo ha lavorato per realizzare un grande sogno di integrazione industriale e culturale o oggi lo vede realizzato''.

Segnale di ripresa
Per il sottosegretario all'economia Pier Paolo Beretta, l'acquisizione di Chrysler da parte di Fiat ''aggiunge un tassello al mosaico della ripresa ed è una notizia utile per le prospettive del nostrom Paese''.

I sindacati
Per il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, la Fiat ora ''avrà più risorse da investire in Italia''. Poi rivendica l'atteggiamento ''responsabile del sindacato che ha sostenuto la strategia di Marchionne''. Il responsabile dell'Ugl Giovanni Centrella si augura che questo accordo ''porti al nostro paese sviluppo ed investimenti''.
Approvazione anche dalla Uil, il segretario Luigi Angeletti dice ''avremo finalmente un gruppo globale in grado di reggere i prossimi decenni sul mercato mondiale''.
"Dopo questo importante passaggio che definisce l'assetto proprietario è indispensabile che Fiat dica cosa intende fare nel nostro Paese". Così la leader della Cgil, Susanna Camusso, commentando la salita del Lingotto al 100% di Chrysler”

Crollo delle immatricolazioni: - 10%
Nel 2013 le vendite di auto del gruppo sono calate del 10% (per la precisione - 9,84%). Se nel 2012 la quota di mercato di Fiat era del 29,58%, l'anno scorso si è fermata prima: 28,67%. In termini assoluti si parla di 41 mila auto in meno: 415.046 nel 2012, 373.771 nel 2013. Dati annuali che trovano conferma anche in quelli dell'ultimo mese del 2013: a dicembre le immatricolazioni sono calate del 2,62% rispetto al 2012, quasi mille auto in meno (24.809 auto vendute contro le 25.476 nel dicembre 2012). 



 
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