ECONOMIA
Mattarella e Gentiloni: l'Italia è in ripresa, c'è più fiducia. Fmi alza nostro Pil: +1,3% nel 2017
Il Fondo Monetario Internazionale ha rialzato nettamente le stime della crescita economica dell'Italia
FMI
Il Fondo Monetario Internazionale ha rialzato nettamente le stime della crescita economica dell'Italia, in uno scenario che vede migliorare le prospettive dei maggiori Paesi dell'Eurozona e, per converso, peggiorare quelle degli Stati Uniti. L'istituzione di Washington ha rivisto al rialzo il Pil tricolore per il 2017 portandolo a +1,3% e quello del 2018 al +1%, con un incremento rispettivamente di 5 decimi di punto e due decimi di punto rispetto alle previsioni stilate ad aprile.
Ma non è questa l'unica novità contenuta nel World Economic Outlook presentato in queste ore a Kuala Lumpur in Malesia. In miglioramento anche le prospettive della Francia, che nel biennio crescerà rispettivamente dell'1,5% e dell'1,7% (+0,1 in entrambi i casi), della Germania, accreditata di un +1,8% (+0,2) e di un +1,6% (+0,1) e della Spagna, al galoppo con il +3,1% (+0,5) e al 2,4 (+0,3).
In peggioramento le prospettive dell'economia Usa con un Pil che viene visto al +2,1% in entrambi gli anni con un taglio delle stime rispettivamente di 2 e 4 decimi di punto rispetto ad aprile. La crescita globale viene vista dal Fondo Monetario stabile al +3,5% e al +3,6%, senza variazioni rispetto alle precedenti previsioni. "Le previsioni immutate di crescita globale - si legge nel rapporto - mascherano contributi in qualche modo differenti a livello di Paesi. Le previsioni di crescita degli Usa sono più basse rispetto a quelle di aprile, riflettendo in questo modo principalmente l'ipotesi che la politica di bilancio andando avanti sarà meno espansiva di quanto previsto originariamente.
La crescita è stata rivista al rialzo in Giappone (ora al +1,3% e al +0,6%) e specialmente nell'area euro, dove le sorprese positive dell'attività economica nella fine del 2016 e all'inizio del 2017 puntano nella direzione di una solida spinta". In rialzo anche le previsioni della Cina (ora al +6,7% e al +6,45 grazie a un vigoroso primo trimestre del 2017 e alle aspettative della prosecusione di sostegni fiscali. L'inflazione nei Paesi avanzati resta "sotto tono e generalmente al di sotto degli obiettivi" mentre sta calando in alcuni Paesi emergenti come Brasile, India e Russia. Venendo alle prospettive gli economisti del Fondo sottolineano che "mentre i rischi per la previsione della crescita globale appaiono ampiamente in equilibrio nel breve periodo, restano inclinati al ribasso nel medio termine. Sul versante dei fattori al rialzo il rimbalzo ciclico potrebbe essere più forte e sostenuto in Europa, dove i rischi politici sono calati. Sul lato dei fattori al ribasso le ricche valutazioni del mercato e una volatilità molto bassa in un ambiente di alta incertezza politica aumentano la probabilità - si legge ancora nel rapporto - di una correzione del mercato che potrebbe ridurre la crescita e la fiducia".