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EUROPA

Grave il prete ortodosso ferito a Nizza

Francia. Altri 2 arresti per l'attacco a Nizza. Darmanin: "Aouissaoui venuto nel paese per uccidere"

Salgono a 6 i fermati. ll Presidente francese Emmanuel Macron ha sentito in queste ore telefonicamente il presidente tunisino Kais Saied. I due capi di stato hanno sottolineato: "Molte persone si nascondono dietro la religione islamica, mentre vengono effettivamente reclutate con il solo scopo di nuocere sia all'islam che alle relazioni tra popoli e nazioni"

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Altri due arresti in Francia per l'attacco a Nizza di giovedì in cui hanno perso la vita 3 persone. Secondo quanto rilanciato da Bfmtv due persone sono state arrestate e poste in  custodia della polizia nel tardo pomeriggio di ieri. I fermati sono sono due uomini di 25 e 63 anni, entrambi presenti a casa di un uomo precedentemente arrestato a Grasse  sabato. Salgono così a 6 gli arresti sul caso.

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha sentito in queste ore telefonicamente il presidente tunisino Kais Saied. Quest'ultimo ha espresso la sua ferma condanna per tutte le forme di violenza e terrorismo. Ed ha aggiunto: "Alcuni vogliono seminare disordine all'interno di molte società, compresa la società francese. L'Islam non ha nulla a che vedere con questi atti". I due capi di stato hanno sottolineato: "Molte persone si nascondono dietro la religione islamica, mentre vengono effettivamente reclutate con il solo scopo di nuocere sia all'islam che alle relazioni tra popoli e nazioni".

Darmanin: "Aouissaoui venuto nel paese per uccidere"
Il ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, pensa che Brahim Aouissaoui, l'autore dell'attacco alla cattedrale a Nizza in cui sono morte tre persone, sia arrivato in Francia  "chiaramente per uccidere". Lo ha dichiarato in un'intervista a la Voix du Nord. Il 21enne tunisino, gravemente ferito durante il suo arresto, "era presente sul territorio nazionale  solo da poche ore. Ovviamente è venuto per uccidere. Come spiegare altrimenti perchè si è armato di diversi coltelli appena arrivato?", ha dichiarato il ministro. "Naturalmente,  spetta al procuratore antiterrorismo definire quando è stato costruito il suo progetto omicida. Ma ovviamente non è venuto per ottenere documenti", ha aggiunto.

Darmanin ha annunciato un "rafforzamento del controllo alle frontiere", ricordando di aver inviato "centinaia di poliziotti aggiuntivi alla frontiera con l'Italia" dopo il suo insediamento in luglio. "Non voglio comunque vedere un terrorista in ogni straniero, come esorta fare l'estrema destra" ha aggiunto.

Secondo una fonte vicina alle indagini, Brahim Aouissaoui è arrivato a Nizza martedì ed è stato individuato dalle telecamere a circuito chiuso vicino alla cattedrale il giorno prima dell'attacco. Con precedenti penali di reati comuni - violenza e droga - aveva lasciato a metà settembre la città di Sfax, nel centro della Tunisia, dove viveva con la sua famiglia. Arrivato irregolarmente in Europa a Lampedusa il 20 settembre, è sbarcato a Bari il 9 ottobre.

Oggi preghiere nelle chiese per i 'martiri' di Nizza
Tre giorni dopo l'attacco terroristico nella basilica di Nizza, molte chiese francesi pregheranno oggi, nella festa di Ognissanti, per i tre "martiri': il sacrestano Vincent Loquès, 54 anni, la parrocchiana Nadine Devillers, 60 anni, e la brasiliana residente in Francia, Simone Barreto Silva, 44 anni, uccisi in chiesa il 29 ottobre da un estremista islamico. Lo scrive Le Figaro, spiegando che una "messa di riparazione", necessaria dopo un tale atto di violenza, si terrà oggi alle 18 nella basilica di Nizza, presente il sindaco, Christian Estrosi.

Il rito sarà officiato dal vescovo, monsignor André Marceau, alla presenza degli altri sacerdoti della città. Per motivi di sicurezza saranno ammessi solo i fedeli della parrocchia. In  tutta la Francia è stato rafforzato il dispositivo delle forze di sicurezza, specie vicino alle chiese. Il paese è entrato in un nuovo lockdown a causa del coronavirus, ma vi è una  deroga per i riti religiosi per i Santi e i Morti che dura fino a domani, dopo di che le messe saranno sospese per un mese.

Nuovo grave fatto di sangue al Lione: ferito prete ortodosso. Motivo ancora non chiaro
E' in gravi condizioni Nikolaos Kakavelakis, il prete ortodosso di 52 anni raggiunto da due colpi di arma da fuoco ieri pomeriggio a Lione. Il procuratore della Repubblica,  Nicolas Jacquet, ha da poco annunciato che c'è un sospetto sotto interrogatorio. "Sono in corso verifiche su un suo eventuale coinvolgimento", ha detto. Il motivo dell'attacco  ancora non è chiaro. La procura ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio, ha fatto sapere che non esclude alcuna ipotesi ma per ora alla procura antiterrorismo non è stato  affidato il caso. 
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