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EUROPA

Non si indaga per terrorismo

Francia, ferito prete ortodosso a Lione. Fermato un uomo

Chiesa greca: orrore oltre logica umana. Macron ad Al Jazeera: "Le mie dichiarazioni sulle vignette di Charlie Hebdo sono state travisate e strumentalizzate da alcuni leader, capisco lo shock ma condanno ogni violenza"

Il 7 arrondissement di Lione dove si trova la chiesa ortodossa
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di Antonella Alba A tre giorni dall'attentato a Nizza in cui sono state uccise tre persone, oggi un altro attacco ad una Chiesa. E' avvenuto nel pomeriggio intorno alle 16 al 7° arrondissement, quartiere residenziale nel centro di Lione, vicino ad una Chiesa greco ortodossa. Un prete di origini greche è stato ferito gravemente sull'uscio della chiesa che si accingeva a chiudere.

In serata è stato arrestato un uomo a Lione: potrebbe essere colui che ha sparato al prete ortodosso. Secondo media locali, l'uomo corrisponde alla segnalazione diffusa dopo l'aggressione - un uomo di 1,90 m con una lunga giacca scura - ed è stato arrestato in un kebab. Il motivo dell'attacco ancora non è chiaro: la procura ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio, ma ha fatto sapere che non esclude alcuna ipotesi, ma il caso per ora non passa alla procura antiterrorismo. Il sindaco di Lione, Grègory Doucet, si è recato sul luogo dei fatti, dove ai giornalisti ha detto che "nessuna pista viene privilegiata e nessuna esclusa al momento".

Dunque ci sarebbero dubbi sulla natura del movente: sembra che l'arciprete ortodosso Nicolas, 52 anni, stesse per lasciare la diocesi dopo diverse liti, si parla di "dispute" con persone della sua comunità, alcune di queste particolarmente accese.

Testimoni sul posto hanno affermato di aver udito due colpi di arma da fuoco provenienti da un fucile, gli stessi che hanno colpito la vittima all'addome, rimasta cosciente al momento di entrare in ambulanza, dove ai soccorritori avrebbe detto di non conoscere la persona che lo ha aggredito. Ora si trova in prognosi riservata, in condizioni gravi. 

Chiesa greca: orrore oltre logica umana
Il capo della Chiesa greca Leronymos ha denunciato l'attacco, definendo il fatto "che una religione possa armare la mano di terroristi accecati dall'odio" come "un orrore che oltrepassa la logica umana". "Estremisti intolleranti e fanatici, integralisti della violenza e della morte si servono della religione, la utilizzano come un proiettile che mira al cuore della libertà e soprattutto della libertà di credo altrui", ha aggiunto Leronymous, denunciando coloro che "si servono della religione come di un'arma per eliminare tutte le opinioni differenti" e come "un coltello che massacra i diritti umani". Anche il ministero degli Esteri greco ha denunciato su Twitter "l'attentato contro un membro del clero ortodosso d'origine greca".

Il Primo ministro francese, Jean Castex, è immediatamente partito dalla Normandia, dove si trovava in visita, per raggiungere a Parigi il ministro dell'interno, Gerald Darmanin, che ha attivato una cellula di crisi. Castex si trovava a Saint-Etienne-Du-Rouvray, dove nel 2016 fu assassinato da terroristi islamisti il parroco Padre Hamel, per una commemorazione e per incontri con le autorità locali.

Il Presidente Macron intervistato da Al-Jazeera
E mentre a Lione un altro prete viene colpito, e tutto il paese cresce la paura per l'allarme terrorismo riaccesosi con la brutale morte del Professor Paty e afflitto dal crescere dei contagi dovuti al Covid, il Presidente francese lascia un'intervista alla tv araba Al-Jazeera alle 17. 

"Capisco - dice Macron - che si possa essere scioccati da certe caricature, ma non accetterò mai che si possa giustificare la violenza. Le nostre libertà, i nostri diritti, ritengo sia nostra vocazione proteggerli". Il Presidente ha poi denunciato le "manipolazioni" delle sue frasi sulle caricature di Maometto, "talvolta da parte di dirigenti politici e religiosi" che hanno lasciato intendere che le caricature fossero "emanazione del governo francese" contro l'Islam.

Nell'intervista rivolta al mondo arabo Macron afferma che "le reazioni del mondo musulmano sono state dovute a molte menzogne e al fatto che la gente ha creduto di capire che io fossi favorevole a queste caricature. Io sono favorevole - ha continuato - a che si possa scrivere, pensare, disegnare liberamente nel mio paese, perché penso che sia importante, che sia un diritto, che siano le nostre libertà". Il Capo dello Stato francese, che ha ordinato il dispiegamento di altri militari, da 3000 a 7000 nell'operazione 'Sentinella' a tutela delle scuole e delle chiese del Paese, ha poi condannato il "comportamento" bellicoso del capo dello stato turco Recep Tayyp Erdogan ed ha auspicato una riappacificazione. 

Ha quindi definito "indegna" e "inammissibile" la campagna di boicottaggio dei prodotti francesi adottata in alcuni Paesi musulmani come la Turchia. Questa campagna "è indegna e la condanno. Ma la portano avanti alcuni gruppi privati perché non hanno capito e si sono basati su bugie, caricature, a volte da altri leader. È inaccettabile".
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