MONDO
Dopo le amministrative
Francia, si dimette tutto il governo Ayrault. Manuel Valls nuovo primo ministro
Rimpasto per la débacle alle elezioni. Hollande annuncia il nome del nuovo capo del governo
Parigi
All'indomani della debacle alle amministrative, François Hollande cede alla pressione delle urne. Incalzato su più fronti, anche da sinistra, per cambiare
esecutivo e rotta di governo, il giorno dopo la storica sconfitta alle amministrative il capo dell'Eliseo ha 'dimissionato' il premier Jean-Marc Ayrault e ha affidato l'incarico di guidare un nuovo governo al ministro dell'Interno
uscente, Manuel Valls.
Con un messaggio di sette minuti e pre-registrato, il presidente ha detto di "aver ricevuto il messaggio inviato dagli elettori francesi", di aver sentito la loro "delusione", il "messaggio di disaffezione" per "troppe tasse, troppa disoccupazione". L'obiettivo del nuovo governo, un "governo di combattimento" e più agile (nel precedente c'erano 39 tra ministri e sottosegretari) sarà il cosiddetto "Patto di responsabilita'" che vuole abbassare il costo del lavoro per creare nuova occupazione; ma con un colpo a sorpresa ha anche promesso meno tasse e meno contribuiti ai lavoratori; e si è impegnato a convincere l'Ue a tenere conto degli sforzi per aumentare la crescita e la competitività (riferimento indiretto alla possibilità di non inserire le spese per questi investimenti nel tetto del 3% del trattato di Maastricht).
Il presidente più impopolare della seconda Repubblica francese cerca dunque di correre ai ripari dopo la cocente sconfitta che ha consegnato buona parte del Paese ai neogollisti dell'Ump (155 città) e all'estrema destra di Marine Le Pen (che se ne è aggiudicata 11). Adesso tocca a Valls, già definito come un uomo "pericoloso" dalla Le Pen. Fino a qualche anno fa sconosciuto al grande pubblico, ma soprattutto preso in giro dai socialisti per le sue posizioni "sarkoziste", Manuel Valls, 52enne di origine catalana, figlio di immigrati spagnoli naturalizzato francese, ha registrato da allora una crescita di popolarità esponenziale fino a imporsi, qualche mese prima di arrivare al ministero degli Interni, come la personalità politica più gettonata e il ministro più apprezzato dell'intero governo Hollande.
Primo 'flic' di Francia ('poliziotto' con la stessa carica di ministro dell'Interno che portò in auge Sarkozy), Valls è figlio del pittore catalano Xavier, morto nel 2006. Per la proposta di espellere i rom dalla Francia - perché disse "i loro stili di vita sono diversi e in evidente conflitto con i nostri" - si è attirato le critiche dell'Ue e di Amnesty International. Ambizioso, senza farne mistero, dicono che covi addirittura mire presidenziali, ma questo non ha impedito a Hollande di sceglierlo. Non piace però ai Verdi, che infatti hanno già annunciato che non entreranno nel futuro governo.
esecutivo e rotta di governo, il giorno dopo la storica sconfitta alle amministrative il capo dell'Eliseo ha 'dimissionato' il premier Jean-Marc Ayrault e ha affidato l'incarico di guidare un nuovo governo al ministro dell'Interno
uscente, Manuel Valls.
Con un messaggio di sette minuti e pre-registrato, il presidente ha detto di "aver ricevuto il messaggio inviato dagli elettori francesi", di aver sentito la loro "delusione", il "messaggio di disaffezione" per "troppe tasse, troppa disoccupazione". L'obiettivo del nuovo governo, un "governo di combattimento" e più agile (nel precedente c'erano 39 tra ministri e sottosegretari) sarà il cosiddetto "Patto di responsabilita'" che vuole abbassare il costo del lavoro per creare nuova occupazione; ma con un colpo a sorpresa ha anche promesso meno tasse e meno contribuiti ai lavoratori; e si è impegnato a convincere l'Ue a tenere conto degli sforzi per aumentare la crescita e la competitività (riferimento indiretto alla possibilità di non inserire le spese per questi investimenti nel tetto del 3% del trattato di Maastricht).
Il presidente più impopolare della seconda Repubblica francese cerca dunque di correre ai ripari dopo la cocente sconfitta che ha consegnato buona parte del Paese ai neogollisti dell'Ump (155 città) e all'estrema destra di Marine Le Pen (che se ne è aggiudicata 11). Adesso tocca a Valls, già definito come un uomo "pericoloso" dalla Le Pen. Fino a qualche anno fa sconosciuto al grande pubblico, ma soprattutto preso in giro dai socialisti per le sue posizioni "sarkoziste", Manuel Valls, 52enne di origine catalana, figlio di immigrati spagnoli naturalizzato francese, ha registrato da allora una crescita di popolarità esponenziale fino a imporsi, qualche mese prima di arrivare al ministero degli Interni, come la personalità politica più gettonata e il ministro più apprezzato dell'intero governo Hollande.
Primo 'flic' di Francia ('poliziotto' con la stessa carica di ministro dell'Interno che portò in auge Sarkozy), Valls è figlio del pittore catalano Xavier, morto nel 2006. Per la proposta di espellere i rom dalla Francia - perché disse "i loro stili di vita sono diversi e in evidente conflitto con i nostri" - si è attirato le critiche dell'Ue e di Amnesty International. Ambizioso, senza farne mistero, dicono che covi addirittura mire presidenziali, ma questo non ha impedito a Hollande di sceglierlo. Non piace però ai Verdi, che infatti hanno già annunciato che non entreranno nel futuro governo.