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MONDO

Nonostante il coprifuoco

Stati Uniti, esplode la rabbia a Ferguson per il giovane nero ucciso

Violenze nelle strade del sobborgo di St.Louis. Un ferito grave e sette arresti. La polizia spara lacrimogeni. A Ferguson c'è anche il co-fondatore di Twitter Jack Dorsey. Governo ordina una nuova autopsia indipendente

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Sono scesi in piazza nonostante il coprifuoco e la dichiarazione dello stato di emergenza. È esplosa la rabbia a Ferguson, dopo la morte del giovane nero Michael Brown, ucciso il 9 agosto scorso da un agente di polizia, nonostante fosse disarmato. Da allora, nella cittadina sono esplose le proteste: secondo i manifestanti, l'omicidio è stato a sfondo razziale, per questo in centinaia hanno manifestato nel sobborgo di St.Louis nella notte tra sabato e domenica. Strade che hanno visto violenze, saccheggi e i lacrimogeni sparati dalla polizia per tentare di contenere la furia della folla. Un ferito grave e sette arresti sono i numeri dell'ennesima notte di violenza. 
Intanto il Governo ha ordinato una nuova e indipendente autopsia sul cadavere del 18enne.

Violato il coprifuoco
Il governatore del Missouri, Jay Nixon aveva dichiarato il coprifuoco: "Non è una misura per far tacere la gente di Ferguson, ma serve a contenere coloro che con le loro azioni danneggiano la voce della gente", ha detto il governatore. "Dormire non è una opzione, vogliamo giustizia", hanno risposto i manifestanti. 

Un portavoce della polizia ha riferito che il coprifuoco è stato rotto da un gruppo di persone che hanno fatto irruzione in un ristorante. I manifestanti si sono poi piazzati sul tetto del locale per controllare se la polizia fosse in arrivo. Ci sono poi stati spari contro un veicolo della polizia, ma nessun agente è stato ferito. 



In piazza anche co-fondatore di Twitter
Anche Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter e nativo di St. Louis, ha preso parte alle manifestazioni. "Fai la cosa giusta e torna a casa" ha twittato ieri sull'account @jack citando un consigliere comunale, poi ha postato un video poco prima del coprifuoco imposto a Ferguson. "È bello essere a casa. Rimarrò il weekend #HandsUpDontShoot", ha scritto venerdì sera prima di pubblicare diverse dozzine di messaggi e video sui cortei. L'hashtag riprende lo slogan dei manifestanti: "Mani in alto, non sparate" e si riferisce alle circostanze poco chiare sull'uccisione di Mike Brown. Molti testimoni sostengono infatti che la vittima aveva le mani alzate in segno di resa quando è stata affrontata e uccisa dal poliziotto. 

 
 
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