MONDO
Bruxelles
Giubileo: Alfano, no a sospensione Schengen. Idea non compatibile con accoglienza pellegrini
Riuniti a Bruxelles i ministri dell'Interno dell'Ue per discutere di sicurezza e terrorismo. Risultato: La circolazione delle persone in Europa deve rimanere libera ma deve essere più sicura
Con il Giubileo, no a chiusura confini
L'Italia non ha intenzione di sospendere Schengen per l'inizio del Giubileo. "Noi vogliamo accogliere i pellegrini. Non mi pare un'idea del tutto compatibile con l'accogliere pellegrini quella di rendere più complicato l'accesso in Italia", ha detto il ministro Angelino Alfano rispondendo ai giornalisti al termine del consiglio interni. Il titolare del Viminale, ha quindi escluso che l'Italia voglia seguire l'esempio della Francia che ha richiuso le frontiere in concomitanza della Conferenza sul clima dopo gli attentati di Parigi.
"In questo Consiglio avrebbe dovuto saltare Schengen e invece la riunione si è svolta con un impianto diverso: la circolazione deve essere libera e deve continuare a esserlo, ma deve essere più sicura. Questo è il lavoro che si farà alle frontiere esterne", anche con la registrazione dei dati dei passeggeri, con l'accordo sul Pnr approvato oggi. "Da un lato si mantiene Schengen e dall'altro la libera circolazione viene 'compensata' da più sicurezza nell'accesso in Europa e nell'uscita dall'Europa", ha spiegato Alfano.
Sicurezza nei voli con accordo su Direttiva PNR
In precedenza il ministro dell'Interno italiano aveva reso noto il pre-accordo sulla Direttiva Pnr per la registrazione dei dati dei passeggeri nell'aviazione civile, considerata di grande importanza per il controllo e la prevenzione e le indagini nell'ambito del contrasto al terrorismo. "Abbiamo finalmente concluso un accordo, che si aspettava da tanti anni, e che sarà formalizzato definitivamente il 15 dicembre", aveva dichiarato Alfano, spiegando che il testo "prevede la possibilità per le polizie degli Stati membri di avere i nomi dei passeggeri.
Perché i ministri si sono riuniti a Bruxelles
Nel vertice a Bruxelles i ministri degli Interni hanno discusso di come salvaguardare il sistema degli accordi di Schengen alla luce delle difficoltà registrate in Grecia nei mesi scorsi nel controllo del flusso di migranti dalla Turchia verso gli stati dell'Europa del Nord. Altro capitolo importante sulle decisioni è la lotta al terrorismo in Europa, dopo gli attacchi a Parigi.