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MONDO

Mercato

Grecia, Varoufakis e Schaeuble: non ci sarà accordo l'11 maggio

Il ministro delle Finanze ellenico incontra Moscovici, ma i tecnici del Brussel Group vedono passi avanti troppo lenti per arrivare a un accordo lunedì prossimo. Washington evoca il taglio del debito

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La tensione sulla Grecia torna a salire e, all'avvicinarsi delle scadenze di pagamento, Atene interviene a gamba tesa e denuncia le spaccature tra Ue e Fmi su taglio del debito e riforme. Nonostante il moltiplicarsi degli incontri tra il ministro greco delle finanze Yanis Varoufakis con i colleghi Ue sfuma la possibilità di un accordo all'Eurogruppo di lunedì, e crollano le borse. Interviene così la Casa Bianca, che avverte: l'eurozona deve "restare intatta".    

Un duro comunicato del governo Tsipras attacca i suoi creditori e ne denuncia le "serie divergenze" che "ostacolano i negoziati" e stanno facendo saltare l'accordo. Bruxelles, accusa Atene, è "contraria" alla ristrutturazione del debito ma "più disponibile sulle riforme" per pensioni e mercato del lavoro. L'istituzione di Washington, invece, "è d'accordo" per la riduzione dell'avanzo primario con il "retropensiero della cancellazione del debito" ma irremovibile su pensioni e lavoro. Per questo il governo greco "ha deciso di non legiferare sulle riforme prima di un accordo" con i creditori.    

L'Fmi intanto rinvia le accuse al mittente, con una nota in cui afferma di non aver mai premuto alla riunione dei ministri dell'eurozona di Riga per un taglio del debito greco su larga scala. E avverte anche che la Grecia, se cambiano gli obiettivi di bilancio, potrebbe avere bisogno di più finanziamenti.    

Inevitabile, in un contesto simile, l'allontanarsi di un'intesa all'Eurogruppo di lunedì, una possibilità esclusa dallo stesso Varoufakis dopo l'incontro con il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici. "Avremo una discussione fruttuosa che confermerà i notevoli progressi fatti e sarà certo un altro passo in avanti nella direzione di un accordo finale", ha detto Varoufakis, che in mattinata ha incontrato il ministro francese delle finanze Michel Sapin e in serata quello dell'economia Emmanuel Macron. E' "essenziale che la comunicazione sia massima", ha detto Varoufakis, che spera ora in "iniziative" di Parigi per facilitare un accordo. Con la liquidità agli sgoccioli e circa 1 mld di euro da rimborsare per il 12 maggio, il vice premier Yannis Dragasakis ha sondato a Francoforte il presidente della Bce Mario Draghi. Il "numero 2" greco ha sostenuto che il raggiungimento di un accordo e' realistico.

La Grecia sta comunque attivando al massimo tutti i canali diplomatici. Mercoledì 6 maggio Varoufakis vola anche a Roma per incontrare Padoan, mentre dalla Germania il collega Wolfgang Schaeuble ha ribadito il suo scetticismo sulla possibilità di un'intesa a breve e la necessità che Atene rispetti gli impegni. Con questa continua incertezza, la situazione dell'economia greca si è di nuovo "deteriorata", ha avvertito il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, tanto che le previsioni di crescita della Grecia hanno visto un drastico taglio dal 2,5% allo 0,5% per il 2015.    

La nuova fumata nera intanto ha rimesso in allarme le borse, che hanno chiuso in forte rosso con Milano che ha perso il 2,63%, portando giù anche Wall Street. Non a caso è arrivato il monito della Casa Bianca, in "contatto regolare" con le controparti europee: è "nell'interesse dell'economia mondiale che l'Eurozona resti intatta" e che la crisi greca si risolva "in un modo che non si infligga un ulteriore e non necessario dramma all'economia internazionale".
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