ECONOMIA
11 maggio Eurogruppo in agenda
Il Presidente della commissione Ue Juncker rassicura: ''In Grecia non ci sarà default''
Atene punta a stringere col Brussels Group per sbloccare 7,2 miliardi in vista dell'Eurogruppo dell'11 maggio. Il presidente tedesco Gauck, intanto, apre su ipotesi riparazione danni di guerra alla Grecia
Accordo tra Atene e Brussel Group
Chiara la sollecitazion ad Atene da parte di Bruxelles, dove è in corso una tre giorni di discussioni tra i creditori e i nuovi negoziatori inviati dal premier Alexis Tsipras. I fondi nelle casse elleniche si stanno esaurendo e la Grecia punta a stringere col Brussels Group (la ex Troika) per sbloccare 7,2 miliardi di euro. Serve un accordo "il prima possibile", dice il portavoce del governo Gabriel Sakellaridis, che pure evidenzia come la Grecia abbia mantenuto alcuni "punti fermi" nella trattativa. Il Brussels Group sembra giochi però per chiudere "un accordo ampio", mentre Atene, nell'immediato, ha escluso delle voci dalla partita delle riforme, come Iva e alcune privatizzazioni.
Dijsselbloem: tour tra Parigi, Berlino e Roma
Tutto in vista dell'Eurogruppo dell'11 maggio. Comunque, nel citare fonti vicine alla trattativa, secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt "anche con un accordo con i creditori, è improbabile che la Grecia riceva nuovi aiuti dall'Ue entro la scadenza indicativa fissata per il 12 maggio". Intanto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem annuncia un tour tra Parigi, Berlino e Roma, fra il 6 e l'8 maggio "per discutere il futuro dell'Unione economica e monetaria, ed altre questioni aperte che riguardano l'Eurogruppo, inclusa la situazione in Grecia".
I quattro presidenti, Dijsselbloem, Juncker, Tusk e Draghi - ricorda - stanno lavorando ad un rapporto atteso per giugno "su un coordinamento più stretto delle politiche economiche e una migliore governance economica nell'area euro".
Gauck apre sui danni di guerra alla Grecia
A Berlino invece il presidente tedesco, Joachim Gauck entra nel dibattito sulle riparazioni per i danni di guerra alla Grecia, invitando a riflettere: "È giusto che un Paese consapevole della storia come il nostro sondi quali siano le possibilità per riparare".