ECONOMIA
Taranto
Ilva, governatore Emiliano scrive a Di Maio: ombre su aggiudicazione
Secondo il governatore vanno chiarite le procedure di assegnazione dell'Ilva alla cordata guidata al 51% dalla multinazionale Arcelor Mittal preferita alla AcciaItalia Spa
Emiliano ricorda che AcciaItalia aveva proposto un piano ambientale da eseguire entro il 2021, con l'utilizzazione di tecnologie a minore impatto ambientale, mentre la Ami aveva offerto modifiche al piano ambientale con una dilatazione degli interventi sino al 2023. Non solo: la proposta della prima cordata avrebbe previsto a regime sino a 10.500 lavoratori, a differenza della seconda che prevede "8100 unità lavorative a regime".E "appaiono ben più esigui" anche gli investimenti proposti da Ami rispetto ad Acciatalia.
L'aggiudicazione è stata disposta a favore di una cordata che "notoriamente concentra una cospicua fetta della produzione di acciaio a livello europeo e mondiale, nonché quote di mercato Ue- fa notare ancora Emiliano- con un evidente e conclamato rischio antitrust, essendo superiori al 40%". Il presidente della regione Puglia evidenzia che la Commissione europea ha dato il suo via libera "sotto condizione": "l'eliminazione del gruppo Marcegaglia dal consorzio di acquisto e numerose cessioni di altri impianti". "Sotto tale profilo -scrive - l'operazione evidenzia altre criticit, con particolare riferimento alle modifiche sostanziali del soggetto aggiudicatario". Di qui la richiesta a Di Maio di "opportune verifiche sulla correttezza della procedura di gara espletata, eventualmente avvalendosi dell'Anac" l'autorità anticorruzione.