Inflazione in frenata a luglio nei Paesi dell'area Ocse. I prezzi al consumo sono saliti dell'1,9% su anno, contro il +2,1% di giugno, mentre sono rimasti invariati a livello congiunturale. Lo comunica l'Ocse, precisando che il rallentamento riflette principalmente il calo dei prezzi dell'energia, cresciuti del 2,3% contro il +3,1% del mese precedente. I prezzi degli alimentari rimangono stabili a +2,1% su anno. Escludendo alimentari ed energia, i prezzi al consumo sono stabili a +1,9% per il terzo mese consecutivo. Ad eccezione della Francia, dove l'inflazione è stabile a +0,5% a luglio, i prezzi al consumo sono in rallentamento in tutti i principali Paesi Ocse: +3,4% in Giappone, +2,1% in Canada, +2% negli Stati Uniti, +1,6% in Gran Bretagna, +0,8% in Germania e +0,1% in Italia. In Eurolandia l'inflazione è cresciuta dello 0,4%, il livello più basso da ottobre 2009.
Secondo le stime di Eurostat, l'inflazione ha frenato anche in agosto. Prezzi al consumo in frenata anche nell'area del G20, cresciuti del 2,8% contro il +2,9% di giugno con una flessione più intensa in Indonesia, Russia, Sudafrica e Arabia Saudita. Inflazione stabile, invece, in Brasile e Cina e in aumento in India.