MONDO
Incontro con Shimon Peres e Abu Mazen per la pace
L'iniziativa di Papa Francesco: "La preghiera può tutto"
Papa Francesco ha presentato su Twitter la sua iniziativa di invitare Abu Mazen e Shimon Peres, presente anche Bartolomeo I, il patriarca ecumenico di Costantinopoli, per pregare nei Giardini Vaticani. Peres incontrerà lunedì Napolitano e il ministro degli Esteri Mogherini
Roma
"La preghiera può tutto. Utilizziamola per portare pace al Medio Oriente e al mondo intero. #weprayforpeace". Con questo tweet Papa Francesco ha presentato su Twitter la sua iniziativa di invitare Abu Mazen e Shimon Peres, presente anche Bartolomeo I il patriarca ecumenico di Costantinopoli, per pregare nei Giardini Vaticani, ognuno a suo modo ma insieme, per la tormentata regione del Medio Oriente. Si tratta di "un'invocazione alla pace", ha sottolineato padre Pierbattista Pizzaballa, il custode della Terra Santa al quale Bergoglio ha affidato l'organizzazione di questo inedito "vertice di preghiera".
L'incontro
Questa volta non ci saranno dunque i leader religiosi, ma i presidenti degli Stati di Israele e Palestina. Non è la prima volta che accade un evento del genere in Vaticano, ma durante il Giubileo del 2000 si erano incontrati i leader religiosi che tuttavia avevano pregato in luoghi separati.
Un momento di preghiera "a casa mia"
L'incontro avrebbe dovuto realizzarsi già durante il recente viaggio del Papa in Terrasanta ma i tempi e la logistica erano complessi. Quel desiderio del cuore di Francesco però non è stato soffocato bensì espresso al termine della celebrazione di Betlemme e il Papa ha poi spiegato nel viaggio di ritorno nella conversazione con i giornalisti quell'invito a un momento di preghiera "a casa mia", in Vaticano, per i presidenti israeliano e palestinese.
"La pace non si fa nei salotti della politica"
"Non abbiamo la presunzione che scoppi la pace, ma l'intento di portare quel respiro ampio che manca oggi: la pace non si fa nei salotti della politica ma anche con l'aiuto dei media e dell'opinione pubblica", ha detto ai giornalisti il custode di Terra Santa interpretando il pensiero del Papa. I due presidenti, ha ricordato, "non sono uomini religiosi ma credenti ed ognuno di loro rappresenta anche i cittadini del proprio paese credenti di altre religioni: ad esempio Peres anche i cristiani, anche palestinesi, cittadini israeliani, e Abu Mazen i drusi, che saranno anch'essi presenti in Vaticano con una delegazione).
Ricreare il desiderio della pace
Per il custode di Terra Santa si tratterà di una pausa rispetto alla politica, il Papa vuole alzare lo sguardo affinché si ricrei il desiderio della pace. Padre Pizzaballa ha osservato che c'è grande interesse dei media e dell'opinione pubblica mondiale per questo incontro e che ciò testimonia un'attesa della gente di un cambiamento in Medio Oriente In effetti, ci sarà un momento pubblico e che sarà in mondovisione grazie al CTV, e poi un incontro riservato, del quale non sapremo nulla.
Peres incontrerà Napolitano e Mogherini
Domani a Roma per la preghiera in Vaticano, il presidente israeliano Shimon Peres incontrerà lunedì il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro degli Esteri Federica Mogherini. Lo hanno riferito fonti diplomatiche all'Adnkronos.
L'incontro
Questa volta non ci saranno dunque i leader religiosi, ma i presidenti degli Stati di Israele e Palestina. Non è la prima volta che accade un evento del genere in Vaticano, ma durante il Giubileo del 2000 si erano incontrati i leader religiosi che tuttavia avevano pregato in luoghi separati.
Un momento di preghiera "a casa mia"
L'incontro avrebbe dovuto realizzarsi già durante il recente viaggio del Papa in Terrasanta ma i tempi e la logistica erano complessi. Quel desiderio del cuore di Francesco però non è stato soffocato bensì espresso al termine della celebrazione di Betlemme e il Papa ha poi spiegato nel viaggio di ritorno nella conversazione con i giornalisti quell'invito a un momento di preghiera "a casa mia", in Vaticano, per i presidenti israeliano e palestinese.
"La pace non si fa nei salotti della politica"
"Non abbiamo la presunzione che scoppi la pace, ma l'intento di portare quel respiro ampio che manca oggi: la pace non si fa nei salotti della politica ma anche con l'aiuto dei media e dell'opinione pubblica", ha detto ai giornalisti il custode di Terra Santa interpretando il pensiero del Papa. I due presidenti, ha ricordato, "non sono uomini religiosi ma credenti ed ognuno di loro rappresenta anche i cittadini del proprio paese credenti di altre religioni: ad esempio Peres anche i cristiani, anche palestinesi, cittadini israeliani, e Abu Mazen i drusi, che saranno anch'essi presenti in Vaticano con una delegazione).
Ricreare il desiderio della pace
Per il custode di Terra Santa si tratterà di una pausa rispetto alla politica, il Papa vuole alzare lo sguardo affinché si ricrei il desiderio della pace. Padre Pizzaballa ha osservato che c'è grande interesse dei media e dell'opinione pubblica mondiale per questo incontro e che ciò testimonia un'attesa della gente di un cambiamento in Medio Oriente In effetti, ci sarà un momento pubblico e che sarà in mondovisione grazie al CTV, e poi un incontro riservato, del quale non sapremo nulla.
Peres incontrerà Napolitano e Mogherini
Domani a Roma per la preghiera in Vaticano, il presidente israeliano Shimon Peres incontrerà lunedì il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro degli Esteri Federica Mogherini. Lo hanno riferito fonti diplomatiche all'Adnkronos.