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MONDO

Massima autorità sunnita

Al Azhar: "Gli uomini dell'Isis sono da uccidere, crocifiggere o mutilare"

A dirlo è stato Ahmed al-Tayeb, leader religioso tra i più rispettati in Egitto e alla guida della moschea di Al Azhar a seguito della diffusione del video della morte atroce del pilota giordano catturato dall'Isis: il 26enne è stato rinchiuso in una gabbia e poi bruciato vivo. 

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Gli uomini dell'Isis sono da crocifiggere, uccidere oppure mutilare. A dirlo è Ahmed al-Tayeb, il leader della massima istituzione sunnita, la moschea egiziana di Al Azhar.

Le sue parole arrivano dopo che l'Isis ha diffuso un video in cui mostra l'uccisione del pilota giordano di 26 anni, Muath al-Kaseasbeh, arso vivo mentre era rinchiuso in una gabbia. Devono essere puniti - ha detto Tayab - perché stanno combattendo Dio e anche il Profeta.

L'atroce esecuzione del giovane pilota è stata duramente condannata da ogni fronte, dalle organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite al Re Abdallah che, poche ore dopo, ha annunciato che sono stati giustiziati due terroristi da anni nelle carceri giordane: Sajida al-Rishawi, la vedova irachena, e il qaedista Ziad al-Karbouly. 
 
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