MONDO
Specialisti dubitano dell'autenticità
"Isis crea hashtag 'Stiamo arrivando a Roma'. Ma potrebbe essere una bufala
A segnalare il fenomeno su Twitter è il Site, gruppo statunitense che monitora l'estremismo islamico sulla rete. L'hashtag ripreso meno di cinquanta volte con argomenti o immagini collegate agli estremisti
Roma
I dubbi sull'autenticità dell'hashtag
Tuttavia emergono forti dubbi sull'autenticità del gesto. La rivista Wired afferma che una "ricerca sull'espressione, con o senza hashtag, ha prodotto meno di 50 tweet dal 14 febbraio ad oggi sui circa 1,6 milioni di tweet in arabo che parlano di Isis". Le foto abbinate ai pochi tweet rilevati contengono immagini di pickup in marcia verso Nawfaliyah, in Libia. Ma comunque questi tweet, spiega Wired, sono "troppo pochi per giustificare allarmismi". Un loro giornalista ha inoltre tentato di contattare la Katz per avere delucidazioni e dettagli, ma finora non ha ricevuto risposta. Certo, minacce a Roma come simbolo dell'occidente sono già arrivate dall'Isis e anche Dabiq, la rivista dell'autoproclamato islamico una volta ha mostrato la bandiera jihadista su San Pietro. Ma questa volta il dubbio è che l'hashtag sia stato o tradotto male oppure non esista proprio: da chi l'ha appreso il Site? Su quali profili l'ha visto? Per ora, facendo una ricerca su Twitter, la maggior parte dei tweet collegati a #We_Are_Coming_O_Rome sono per ridicolizzare l'iniziativa:
#We_Are_Coming_O_Rome Tweets
L'ironia degli italiani
Intanto gli utenti che parlano italiano hanno trasformato l'hashtag con #arriviamoaRoma. La minaccia di un'invasione jihadista viene presa con molta ironia. Quasi nessuno, tra gli italiani, prende veramente sul serio il tweet segnalato dalla Katz. Tanto che c'è chi lo ritwitta e lo collega a un'immagine del teologo saudita per cui la Terra è ferma:
C'è anche chi fa ironia sulla Salerno-Reggio Calabria:
O sullo sciopero dei treni:
In realtà non è la prima volta che la rete usa l'ironia contro i jihadisti dell'Isis, per minacce vere o per tweet come quello citato da Site. Già alcuni mesi fa giovani madrelingua arabi avevano deriso lo stesso Al Baghdadi, il leader dell'Isis. Le prese in giro erano arrivate anche dai musulmani, e anche una televisione curda pochi mesi fa ha prodotto un video che ridicolizza i jihadisti (qui il link del video su youtube, con sottotitoli). L'arma è sempre quella, l'ironia: sulla rete tanto usata dai jihadisti per fare propaganda, l'umorismo spesso arriva a distruggere la credibilità delle minacce. Vere o finte che siano.
di Emma Farnè
L'autoproclamato Stato islamico avrebbe lanciato una nuova minaccia contro l'Occidente, stavolta contro l'Italia e Roma. A segnalarlo è Rita Katz, direttrice del Site, un network con sede nel Maryland statunitense, che monitora l'estremismo islamico in rete: su Twitter, per Katz, sarebbe comparso l'hashtag #We_Are_Coming_O_Rome, "Stiamo arrivando a Roma". Ecco il tweet con cui Katz lo segnala:
#ISIS linked accounts warn, "#ISIS to Rome, God willing"; create hashtags:
#We_Are_Coming_O_Rome; pic.twitter.com/VjxSf93oHZ
— Rita Katz (@Rita_Katz) February 19, 2015
I dubbi sull'autenticità dell'hashtag
Tuttavia emergono forti dubbi sull'autenticità del gesto. La rivista Wired afferma che una "ricerca sull'espressione, con o senza hashtag, ha prodotto meno di 50 tweet dal 14 febbraio ad oggi sui circa 1,6 milioni di tweet in arabo che parlano di Isis". Le foto abbinate ai pochi tweet rilevati contengono immagini di pickup in marcia verso Nawfaliyah, in Libia. Ma comunque questi tweet, spiega Wired, sono "troppo pochi per giustificare allarmismi". Un loro giornalista ha inoltre tentato di contattare la Katz per avere delucidazioni e dettagli, ma finora non ha ricevuto risposta. Certo, minacce a Roma come simbolo dell'occidente sono già arrivate dall'Isis e anche Dabiq, la rivista dell'autoproclamato islamico una volta ha mostrato la bandiera jihadista su San Pietro. Ma questa volta il dubbio è che l'hashtag sia stato o tradotto male oppure non esista proprio: da chi l'ha appreso il Site? Su quali profili l'ha visto? Per ora, facendo una ricerca su Twitter, la maggior parte dei tweet collegati a #We_Are_Coming_O_Rome sono per ridicolizzare l'iniziativa:
#We_Are_Coming_O_Rome Tweets
L'ironia degli italiani
Intanto gli utenti che parlano italiano hanno trasformato l'hashtag con #arriviamoaRoma. La minaccia di un'invasione jihadista viene presa con molta ironia. Quasi nessuno, tra gli italiani, prende veramente sul serio il tweet segnalato dalla Katz. Tanto che c'è chi lo ritwitta e lo collega a un'immagine del teologo saudita per cui la Terra è ferma:
A genius #arriviamoaroma #kebabbari pic.twitter.com/Z1tBGVAyiU
— FraMed (@FraMedici95) February 20, 2015
C'è anche chi fa ironia sulla Salerno-Reggio Calabria:
#arriviamoaroma isis non fate la salerno/reggio calabria che rischiate la vita!
— Luce (@DiamanteGiallo) February 20, 2015
O sullo sciopero dei treni:
Tomorrow is strike of public transport. Good luck. #We_Are_Coming_O_Rome
— Alessandro Cocco (@AleCocco84) February 19, 2015
In realtà non è la prima volta che la rete usa l'ironia contro i jihadisti dell'Isis, per minacce vere o per tweet come quello citato da Site. Già alcuni mesi fa giovani madrelingua arabi avevano deriso lo stesso Al Baghdadi, il leader dell'Isis. Le prese in giro erano arrivate anche dai musulmani, e anche una televisione curda pochi mesi fa ha prodotto un video che ridicolizza i jihadisti (qui il link del video su youtube, con sottotitoli). L'arma è sempre quella, l'ironia: sulla rete tanto usata dai jihadisti per fare propaganda, l'umorismo spesso arriva a distruggere la credibilità delle minacce. Vere o finte che siano.