MONDO
Abu Mazen: "Israele deve fermarsi"
Israele invade la Striscia, 26 morti. Netanyahu: "Pronti a estendere l'operazione"
Il premier Netanyahu spiega l'operazione: "Colpiremo i tunnel". Hamas: "Daremo una lezione a Israele". Nei combattimenti, morti in tutto 260 morti. I feriti sono duemila. Abbas: "Israele deve fermarsi. L'operazione porterà solo morte"
La strategia di Tsahal
Le forze armate israeliane intanto fanno sapere di aver colpito 143 obiettivi nella Striscia, tra cui 20 postazioni per il lancio di razzi - 1500, negli ultimi dieci giorni - e nove tunnel. Ci sarebbero stati anche scontri a fuoco con palestinesi: "La notte è trascorsa come pianificato, ma ci aspettiamo che gli scontri principali comincino con il giorno", ha detto una fonte militare. Dal governo invece, il premier Netanyahu fa sapere che l'ordine all'esercito è "di tenersi pronto ad una possibile estensione significativa dell'operazione". Su twitter, le forze armate israeliane hanno pubblicato un video in cui si vedono le operazioni militari notturne:
WATCH: Our soldiers operating in Gaza overnight and this morning.
http://t.co/H3wDLZjvCw
— IDF (@IDFSpokesperson) July 18, 2014
Hamas: "Conseguenze terribili"
Da parte di Hamas invece, il portavoce Sami Abu Zuhri ha avvertito Israele e il suo primo ministro Netanyahu che patirà "conseguenze terribili" per "un atto così folle". Dall'esilio, il capo dell'organizzazione Khaled Meshal dice invece che l'offensiva israeliana "è destinata al fallimento". Già ieri sera, hacker di Hamas sono riusciti ad hackerare per alcuni minuti un'emittente israeliana, Channel 10, trasmettendo immagini di feriti palestinesi per alcuni minuti.
L'appello di Ban ki-Moon
A operazione militare in corso, arriva da New York l'appello del Palazzo di Vetro: "Chiedo a Israele di fare di più per evitare le vittime civili. Non ci può essere soluzione militare a questo conflitto", ha detto il segretario generale delle Nazioni unite. Ban ki-Moon ha fatto anche riferimento all'uccisione di quattro bambini su una spiaggia di Gaza, definendo l'episodio "scioccante".
Pietre contro il consolato di Istanbul
Nella notte tra giovedì e venerdì manifestanti hanno attaccato il consolato israeliano di Istanbul. La polizia è dovuta intervenire con lacrimogeni e cannoni ad acqua. La folla sventolava bandiere turche e palestinesi e scandiva slogan contro Israele; solo l'intervento della polizia ha impedito l'assalto all'edificio. Il ministro degli Esteri turco ha "condannato l'operazione di terra israeliana a Gaza" e ha scritto, su Twitter, che la Turchia si aspetta "un appello da parte di tutti i paesi a chiedere la fine dell'illegalità israeliana".