ECONOMIA
Crisi
Istat: cala la fiducia dei consumatori a febbraio, sale per imprese
Sale la quota di consumatori che ritiene che i prezzi siano aumentati nell'ultimo anno ma si riduce quella di chi si aspetta ulteriori incrementi nei prossimi 12 mesi
Il peggioramento dell'indice di fiducia dei consumatori riflette dinamiche omogenee per tutte le sue componenti: il clima economico e il clima personale mostrano segnali negativi passando, rispettivamente, da 124,6 a 121,2 e da 103,8 a 102,1; il clima corrente e quello futuro scendono, rispettivamente, da 107,6 a 104,7 e da 111,5 a 109,6.
I giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese peggiorano per il secondo mese consecutivo (per i giudizi il saldo passa da -53 a -59 e per le aspettative da -28 a -37).
Analizzando le opinioni sull'andamento dei prezzi al consumo, espresse su un arco temporale di 12 mesi (giudizi sui 12 mesi passati e aspettative per i prossimi 12 mesi), per quanto riguarda i giudizi si evidenzia un incremento, rispetto al mese scorso, della quota di coloro che ritengono i prezzi aumentati (il saldo passa da -28 a -16); invece, la quota di coloro che si attendono un aumento dei prezzi risulta in diminuzione (da -10 a -17 il saldo).
Infine, diminuiscono le aspettative sulla disoccupazione (da 32 a 30 il relativo saldo). Quanto alle imprese, nel mese di febbraio si registra un miglioramento della fiducia nel settore manifatturiero (l'indice passa da 105,0 a 106,3) e nel commercio al dettaglio (da 103,4 a 108,5 il relativo indice); nei servizi l'indice passa da 105,4 a 105,5 e nelle costruzioni rimane stabile a quota 123,9.
Fatturato industria: dicembre +2,6%, in 2016 +0,2%
Andamento positivo per fatturato e ordini dell'industria italiana a dicembre. Nell'ultimo mese dell'anno, rispetto a novembre, rispettivamente sono saliti del 2,6% e del 2,8%. Per entrambi gli indicatori, rileva l'Istat, si tratta del terzo rialzo consecutivo mensile. Nella media d'anno, il fatturato, corretto per gli effetti di calendario, registra un lieve incremento in valore (+0,2%), più marcato in termini di volume per il solo comparto manifatturiero.