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ECONOMIA

A marzo attesa record: sale a oltre 3 anni

Istat: "7,3 milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto"

Nello specifico, riferisce l'Istat, i contratti in attesa di rinnovo sono 40, di cui 15 della pubblica amministrazione. Quasi tre milioni di lavoratori del pubblico impiego lavorano con il contratto scaduto. A marzo retribuzioni ferme su base mensile, ma in crescita dell'1% su base annuale.

Operai al lavoro
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Roma Sette milioni e trecentomila lavoratori in attesa del rinnovo del contratto di lavoro. Nello specifico, riferisce l'Istat, le tipologie di contratti nazionali coinvolte sono 40, di cui 15 della pubblica amministrazione. Quasi tre milioni di lavoratori del pubblico impiego (per l'esattezza 2,9 milioni) stanno lavorando con il contratto scaduto. I mesi di attesa sono in media 39,3, pari a oltre tre anni, in deciso aumento rispetto allo stesso mese del 2014 (27,2).

Alla fine di marzo sono in vigore 35 contratti che regolano il trattamento economico di circa 5,5 milioni di dipendenti che rappresentano il 39,9% del monte retributivo complessivo. Nel settore privato l'incidenza è pari al 54,7%, con quote differenziate per attività economica: nel settore agricolo è del 100%, mentre è del 97,2% nell'industria e del 13,8% nei servizi privati . La quota di dipendenti in attesa di rinnovo per l'insieme dell'economia è pari al 56,9%, invariata rispetto al mese precedente. L'attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 22,4 mesi, in crescita rispetto a un anno prima (16,8). Con riferimento al solo settore privato la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 44,4%, invariata rispetto al mese precedente e in decisa diminuzione rispetto a marzo 2014 (50,7%); i mesi di attesa per i dipendenti con il contratto scaduto sono 23,7, mentre l'attesa media è di 10,5 mesi considerando l'insieme dei dipendenti del settore.

A marzo retribuzioni ferme Secondo i dati Istat a marzo le retribuzioni risultano ferme su base mensile e in aumento dell'1% su base annua. Secondo l'Istat, l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie risulta invariato rispetto a febbraio e aumenta dell'1% nei confronti di marzo 2014. Nel primo trimestre 2015 nel complesso la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Quanto ai principali macrosettori, a marzo  le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,5% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a marzo presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,5%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,3%), energia e petroli e estrazioni minerali (3%). Si registrano variazioni nulle nel settore del commercio e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
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